Tutto quello che un Mondiale può regalare in 90'. Al termine di una partita bellissima, con tanti ribaltamenti di fronte (soprattutto nella ripresa) e un finale pazzesco, il Belgio di Martinez riesce a strappare una clamorosa qualificazione ai quarti di finale ai danni del Giappone, battuto 3-2 in rimonta e messosi nelle condizioni di sognare in grande per almeno 30' nella ripresa la sfida al Brasile.
Primo tempo di marca belga, con tanto possesso palla e Kawashima a respingere i timidi tentativi di Hazard e compagni: poi, nella ripresa, un uragano di emozioni. Partenza travolgente del Giappone e uno-due micidiale firmato dai bei gol di Haraguchi e Inui, doccia fredda di una ripresa che al Belgio sembrava poter regalare solo l'illusione di rientrare in gara. Poi, l'episodio chiave: dopo diversi tentativi, neutralizzati dalla difesa giapponese, la palombella fortuita di testa di Vertonghen a 20' dal termine riaccende le speranze dei Red Devils, capaci addirittura di impattare 5' più tardi con il colpo di testa del neo entrato Fellaini e di ristabilire l'equilibrio.
E proprio i cambi di Martinez, con l'inserimento di Chadli contemporaneo all'ingresso del centrocampista del Manchester United, si rivelano decisivi per il ribaltone finale: occasioni per Lukaku da una parte ed Honda dall'altra, ma lo sbilanciamento della Nazionale di Nishino dopo l'ultimo corner battuto risulta fatale. Ripartenza bruciante in contropiede di De Bruyne, apertura per Meunier e palla in diagonale perfetta in area di rigore proprio per l'accorrente Chadli, il cui inserimento vincente su velo di Lukaku fa esplodere di gioia il Belgio. Che a fatica, dopo 90' pazzeschi, spegne i sogni di un Giappone bello, coraggioso e al contempo ingenuo su un'ultima azione determinante. Sfruttata alla perfezione da una squadra che, grazie ai propri cambi, riesce a strappare in maniera incredibile un pass per i quarti di finale. Destinazione Neymar e Brasile...