Il Napoli in Coppa Italia e il sogno sesto scudetto consecutivo. Il momento della Juventus e di Daniele Rugani si riassume in questo (con la Champions League sullo sfondo): e il difensore centrale ha parlato a Tuttosport del momento bianconero in vista della sfida al Napoli: "Io in panchina in Champions? Il mister fa le scelte, quando mi chiama cerco sempre di fare il meglio. Di certo non auguro altre panchine a Leonardo, perché "gufare" non è nel mio stile".
"Se penso al fatto che forse sarei titolare in tutte le altre squadre? No, non ci penso perché sono felice di essere qua e di giocare per la Juve, di fare il mio percorso per poi un giorno essere titolare in bianconero. Io mi sento un giocatore da Juventus, uno di cui ci si può fidare quando viene mandato in campo. Da chi ho imparato? Un po' di tutto da tutti: chi per una cosa chi per un'altra tutti i miei compagni mi stanno facendo crescere. Sono ancora giovane e penso di avere ampi margini di miglioramento».
" Il modo di difendere è cambiato un pochino, abbiamo più linee di passaggio e più soluzioni, per quello forse giochiamo anche meglio. Però fortunatamente le punte, nonostante siano molte in campo, danno una mano. E finché loro avranno questa forza di sacrificarsi per la squadra, per noi difensori là dietro è un grosso vantaggio. Giocando a quattro non sempre hai la copertura del centrale dietro, quindi magari devi azzardare meno l'anticipo, prenderti un po' meno rischi. Ma al di là di questo penso sia un modulo con cui stiamo difendendo bene, almeno dai risultati che stiamo ottenendo e dai pochi gol presi. Quindi bene così".
"Abbiamo un buon passo, ma bisogna tenere d'occhio anche le altre squadre. Mancano ancora tante partite, è presto, dai. Continuiamo a pensare partita dopo partita e poi con calma tireremo le somme. Sicuramente sci aspettiamo un Napoli arrabbiato, anche perché, al di là della loro sconfitta in campionato contro l'Atalanta, è una semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, quindi avranno di sicuro le motivazioni a mille. Ma anche noi, ovvio, perché vogliamo tornare in finale e chiaramente per farlo dobbiamo vincere. Siamo molto determinati. Mi dispiace però che Sarri, che ho avuto come allenatore a Empoli, sia stato coinvolto in alcune polemiche, perché è una persona che stimo molto, che mi ha dato tantissimo e mi ha insegnato tante cose".