Rouleta, doppio passo e... 'bionde': Milan ecco il 'craque' Ocampos
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Data: 30/01/2017 -

Rouleta, doppio passo e... 'bionde': Milan ecco il 'craque' Ocampos

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Ora si, é tutto vero. Ocampos e il Milan, l'avventura è pronta a cominciare. Tra accelerate, telefonate e... brusche frenate! Eh già, perché l'arrivo a Milano del nuovo rinforzo in attacco di Montella ha rischiato davvero di saltare: se per l'accordo (prestito secco fino a giugno) tra rossoblu e rossoneri è bastata una telefonata, per convincere il Marsiglia (proprietaria del cartellino del giocatore) a dare il via a libera all'operazione è servito ben più di un semplice squillo. Colpa di un riscatto (in favore del Genoa, obbligatorio e variabile al raggiungimento di un certo numero di gol segnati: 7 milioni per 7 reti, 9 per 9, 11 per 11) e di alcuni dettagli da rivedere: troppa la paura del Marsiglia di perdere a giugno il giocatore (nel caso di un'esplosione in rossonero) per una cifra più bassa del valore reale. La chiave a sbloccare la trattativa? Il 25% della plusvalenza, in caso di futura cessione dell'esterno offensivo, garantito dal Genoa al club francese. Ore 20.23 di questa sera, l'accordo è raggiunto. Tutto fatto. Domani visite, firma e prima giornata a tinte rossonere per l'attaccante. Dopo un giorno di trattative, ore e ore di attesa, adesso sì che si può festeggiare. In alto i calici... di birra però eh. Perché il 'craque' argentino l'11 luglio 1994 è nato a Quilmes, città nota per l’ottima bionda. È mica un caso che i tifosi bianco blu della squadra locale, la società calcistica più antica d’Argentina, siano conosciuti come i Los Cerveceros, i birraioli. Ed è da lì che la storia di Lucas ha inizio. Nella città delle 'bionde', dove il River Plate si innamora di quel ragazzino di quindici anni dalla tecnica fuori dal comune e dal dribbling facile: è il 2010, l’anno della clamorosa retrocessione in B dei Millionarios.

La stessa nella quale Ocampos trascina la formazione Under 20 alla vittoria del Campionato di categoria: la scommessa (vinta) del tecnico Matìas Almeyda per la risalita in Primera è quella di puntare tutto sul meglio del vivaio bianco rosso. Il diciassettenne Lucas risponde così: assist, giocate e sette gol in trentanove presenze, ad attirarsi gli occhi addosso di mezza Europa. Alla fine a spuntarla è il Monaco di Dmitrij Rybolovlev. Tre i milioni di euro nelle casse dei Millionarios, talento, fantasia e duttilità invece a servizio di Claudio Ranieri, che grazie anche alle quattro reti in ventinove giornate del 'craque' argentino riporta in Ligue 1 il Monaco al primo colpo. Seconda promozione consecutiva da protagonista per il trequartista nel Principato, che assieme al trio d’attacco che parla sudamericano con James Rodriguez e Falcao l'anno dopo trascina il Monaco al secondo posto finale, che vale l’accesso diretto alla Champions League.

Cinque gol ed otto assist in trentaquattro partite i numeri del 'Piccolo Ronaldo' (così è soprannominato in Argentina), che all'arrivo di Jardim in panchina (al posto di Ranieri) però si trova ad affrontare le prime difficoltà. Insufficiente l'apporto in fase difensiva del classe '94 secondo l'allenatore portoghese, risultato? Bernardo Silva in campo, lui a partire sempre dalla panchina. È tempo di cambiare aria, città, meglio continente. La chiamata (che sembra) giusta è quella di Marcelo Bielsa, la destinazione stampata sul biglietto la Francia. Marsiglia. È il 2015, febbraio. Prestito con diritto di riscatto in caso di qualificazione Champions la formula dell'operazione. Qualificazione che non arriva, ma il Marsiglia lo riscatta lo stesso. Il 'craque' però non esplode, ancora difficoltà (e un infortunio). E valigia di nuovo in mano. Niente aereo però, la nuova avventura questa volta é a sole quattro ore di macchina. Quelle che separano Marsiglia da Genova, quattrocento chilometri per rimettersi in gioco e per la definitiva esplosione.

E' lo scorso luglio, in un caldo pomeriggio di piena estate Lucas Ocampos diventa ufficialmente un nuovo giocatore del Genoa. Visite, firma e nuova scommessa per il club di Preziosi. Ci aveva provato la Fiorentina a gennaio, a riuscirci con sei mesi di ritardo è il Grifone. Prestito gratuito con riscatto obbligatorio a cifra variabile in base ai gol messi a segno le condizioni dell'affare. "I miei modelli? Ronaldo (preferito al connazionale Messi) prima e poi Di Maria, ma ho uno stile tutto mio e con questo voglio crescere. - le parole di Lucas al suo arrivo a Genova - Giocate preferite? La rouleta (alla Riquelme), il doppio passo (su tutte). L'elastico alla Ronaldinho? Anche". E il colpo di testa? Non è nella lista dei preferiti. Per la prima gioia in Serie A, però, il 'Craque' argentino decide di metterci proprio quella. Assist di Edenilson, colpo di testa a battere Karnezis e prima gioia Italiana contro l'Udinese. Al rientro dall'infortunio. Mani al cielo. Pallone sotto la maglia, a festeggiare il countdown per l'arrivo della seconda figlia. Passano due settimane, al ritorno in campo dopo la sosta Lucas si ripete: niente testa, ma destro alle spalle di Strakosha per il momentaneo 1-1 dell'Olimpico con la Lazio. L'ultimo sigillo maglia del Grifone sulle spalle è dal dischetto, una settimana fa oggi: palla da una parte, Cordaz dall'altra sotto alla Gradinata Nord. Il modo giusto per salutare il Genoa, congedarsi, e prepararsi alla nuova avventura pronta a cominciare. Valigia chiusa, macchina accesa. Direzione Milano. Ad aspettarlo, una nuova avventura tutta da scrivere. E allora, in bocca al lupo Lucas. In alto i cali... meglio i boccali. Di birra, rigorosamente bionda. Come quelle di Quilmes, dove tutto è cominciato. Sguardo al futuro, pronto a tingersi di rossonero.

Tags: Milan



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