“Chi invito al mio compleanno?”. Block notes e penna a portata di mano, poi via con la lista: “Zizou, Robby, Luis, David, Paolo, Christian…” e via via. Ventidue amici, il numero giusto per organizzare una bella partita in compagnia. E che partita! Torta con tanto di candeline da spegnere e... pallone: abbinamento perfetto per chi è arrivato ai 40 ma si sente ancora giocatore, nella testa. Immaginate che la festa sia Ronaldo, per un party da ‘Fenomeno’. Quanta qualità, l'imbarazzo della scelta. “Pronto Zizou, sono Ronaldo: festeggio i miei 40 anni, ci vieni al mio compleanno?”. “Oui – risponderebbe Zidane – vengo con piacere”. La telefonata (o il più rapido Whatsapp se preferite, che oggi va di moda) l’abbiamo immaginata proprio così. E abbiamo pensato a tutto, invitati compresi: due squadre, una super-sfida. Italia contro Spagna, Serie A contro Liga, Milan-Inter contro Barca-Real: chiamatela come vi pare. Tanta nostalgia, livello tecnico alle stelle e spettacolo assicurato: due top team per festeggiare il compleanno di Ronaldo. Perché, d’altronde, i quarant’anni arrivano una volta sola e quindi è meglio fare le cose in grande.
E partiamo dal top team Liga, composto dai migliori undici compagni di squadra avuti da Ronaldo nella sua doppia esperienza spagnola. Prevalenza, però, ai Galacticos del Real Madrid, società con la quale il ‘Fenomeno’ ha giocato ben quattro stagioni e mezzo. Ma anche l’annata blaugrana è stata intensa: al Barcellona una stagione importante, che gli ha permesso di imporsi nel calcio europeo dopo l’esperienza precedente al PSV. In porta Iker Casillas, bandiera del Real Madrid: negli anni in cui Ronaldo vestiva la camiseta blanca era insuperabile. Tra centrocampo e attacco c’è grande fantasia, serve allora una difesa rocciosa. Spazio quindi a Laurent Blanc, compagno di squadra di Ronaldo ai tempi del Barcellona. E come non inserire Fernando Hierro? Bandiera del Real Madrid, con il brasiliano vincitore anche di una Liga e di una Coppa Intercontinentale. E poi Fabio Cannavaro, con Ronaldo nell’ultima sua parentesi al Bernabeu. A sinistra non poteva mancare il tiro di Roberto Carlos, che con il ‘Fenomeno’ ha scritto pagine importanti sia al Real Madrid che in nazionale. Qualità e grande classe a centrocampo. Caratteristiche che di certo non mancano a David Beckham, punto fermo del Real dei Galacticos di Florentino Perez. Al centro Luis Enrique, autore di una fantastica stagione al Barcellona nell’anno di Ronaldo: ben 17 reti in 35 partite, non male per un centrocampista. E poi l’infinita classe di Zinedine Zidane… c’è bisogno anche di dire il perché? L’attacco soltanto a nominarlo fa paura. Da un lato Luis Figo, con Ronaldo sia al Barcellona che al Real Madrid. Dall’altro Raul, bandiera e capitano dei blancos. Al centro tutta la concretezza di Ruud Van Nistelrooy.
Grande squadre quella spagnola, vero? Ma anche quella italiana non scherza. Perché, ai tempi di Ronaldo, il nostro campionato era forse quello più ricco di campioni. In porta schieriamo Gianluca Pagliuca, capitano e numero uno dell’Inter che vinse la Coppa Uefa nel ‘97/’98. A destra Cafù, terzino dai polmoni infiniti che con Ronaldo ha ottenuto grandi soddisfazioni anche in Nazionale: fu proprio lui, infatti, ad alzare la Coppa del Mondo del 2002 dopo una finale decisa da due gol proprio del ‘Fenomeno’. Coppia centrale tutta italiana. Beppe Bergomi ha condiviso con Ronaldo gli ultimi anni di una fantastica carriera dedicata interamente all’Inter. Al suo fianco Paolo Maldini, capitano di quel Milan che riportò il brasiliano in Serie A. Da una bandiera all’altra: impossibile non mettere Javier Zanetti, con Ronaldo in tutta la sua esperienza in nerazzurro. L’argentino segnò anche un gol importante nella finale di Coppa Uefa, unico vero titolo conquistato dall’attaccante brasiliano con un club italiano. A centrocampo tutta la grinta del ‘Cholo’ Simone, anche lui elemento imprescindibile di quella Inter. A completare il reparto due calciatori che hanno condiviso con Ronaldo entrambe le esperienze milanesi: Andrea Pirlo e Clarence Seedorf, messi da parte troppo presto dai nerazzurri e che poi hanno fatto le fortune del Milan di Ancelotti. Sulla trequarti estro e fantasia a non finire, con le giocate di Roberto Baggio e Ricardo Kaka. Passaggi che poi dovranno essere finalizzati grazie al fiuto del gol di ‘Bobo’ Vieri, che con Ronaldo formava una coppia fenomenale. Probabilmente - senza gli infortuni del brasiliano - questo il tandem che avrebbe fatto veramente la fortuna dei nerazzurri.
TOP 11 LIGA (4-3-3): Casillas; Cannavaro, Hierro, Blanc, Roberto Carlos; Beckham, Luis Henrique, Zidane; Figo, Van Nistelrooy, Raul.TOP 11 SERIE A (4-3-1-2): Pagliuca; Cafu, Bergomi, Maldini, Zanetti; Simeone, Pirlo, Seedorf; Baggio, Kaka; Vieri.