Sergio Romero lo ha rifatto. Come in quella notte di San Paolo alla Neo Quimica Arena di 9 anni fa, El Chiquito è tornato a vestire i panni dell’eroe. Stavolta non è servito il discorso motivazionale di Mascherano, sul sintetico del Palestra Italia, l’ex portiere di Venezia e Sampdoria ha trascinato il Boca Juniors in finale di Libertadores dopo 5 anni dall’ultima volta, grazie alla vittoria per 4-2 ai calci di rigore contro il Palmeiras.
Terzo turno consecutivo terminato ai rigori dopo quelli con Racing Avellaneda e Nacional, per la squadra allenata da Almiron, con Romero che ne ha parati 12 su 23 nella sua esperienza con la maglia azul y oro. Ai quarti ne aveva parati 2 al Racing, la squadra in cui era cresciuto e dove adesso è considerato un traditore, visto che hanno addirittura tolto un’insegna col suo nome dal centro sportivo. Perso l’affetto dei tifosi dell’Academia, con quelli del Boca c’è stato l’effetto contrario, con tanto di standing ovation e cori da parte della Bombonera.
Se Romero è uno dei volti del Boca finalista e Pol Fernandez ha segnato il rigore decisivo, non si possono non citare altre 2 figure come il talento di Valentin Barco ed Edinson Cavani, annunciato ad agosto come rinforzo per alzare la settima Libertadores. Jim Rhom diceva che ci sono due cose che non tornano mai indietro: una freccia scagliata e un'occasione perduta. Lo sa bene El Matador, che ha centrato il bersaglio. Una rete tutta charrua contro il Palmeiras, con il connazionale Merentiel che dopo aver eluso Gustavo Gomez sulla sinistra ha servito l’ex Napoli e Palermo sul secondo palo per il vantaggio boquense. Il 36enne si è poi presentato per primo dal dischetto, ma si è fatto parare il rigore da Weverton. Un errore che alla fine non ha inciso sul risultato.
L’uruguaiano aveva segnato sin qui 1 solo gol in 11 partite ed era reduce dalla delusione per la rete annullata per fuorigioco millimetrico nel Superclásico. La camiseta però l’ha sempre sudata, come se fosse un tifoso in più. La corsa e il sacrificio non sono mai mancati, oltre a una bella dose di esperienza internazionale al servizio dei più giovani. E con questo gol, Cavani è diventato il secondo uruguaiano della storia azul y oro a segnare in una semifinale della competizione per club più importante del Sudamerica. Prima di lui c’era riuscito l’ex Fiorentina e Chievo, Santiago Silva, contro la U de Chile.
L’espulsione di Rojo per doppia ammonizione e il gol di Piquerez hanno portato la sfida ai rigori. Il prossimo 4 novembre al Maracana di Rio de Janeiro, il Boca affronterà il Fluminense che ha battuto l’Inter di Porto Alegre nell’altra semifinale. E per Romero sarà anche l’occasione per prendersi una rivincita, dopo la finale persa contro la Germania. Stavolta in palio c’è La Gloria Eterna.