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Data: 24/02/2016 -

Romanzo Sudamericano: Lo Celso, da seconda (o terza) scelta a talento che brilla sulle orme di Di Maria. La Roma lo tratta

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Quando il giorno prima del debutto contro il River in Copa Argentina il suo telefono squillò e dopo aver risposto sentì arrivare la voce del suo idolo di sempre, Giovanni scappò verso il bagno, si chiuse dentro a parlare sbigottito, temendo che fosse uno scherzo di cattivo gusto, e quando finì decise di tenersi tutto per sé per paura di essere preso in giro da amici e compagni, che sicuramente non gli avrebbero creduto. Sentì tremare le mani e pensò che in campo non aveva mai provato quella sensazione di agitazione ed emozione.

Giovanni è Giovanni Lo Celso, il talento più brillante del calcio argentino. E il suo idolo è Ángel Di María.

Ha dovuto lottare Lo Celso per trasformarsi nella pedina fondamentale che è oggi nel Rosario Central di Coudet, una delle squadre più belle da vedersi in SudAmerica. Una squadra che dopo un anno fantastico ma senza titoli punta a risvegliare la sua gloria di primo campione argentino di una città diversa da Buenos Aires e dintorni. E che vuole portare a casa una vittoria che dopo il primo mese di calcio della nuova stagione cominciata a gennaio sembra tutt'altro che irraggiungibile.

Lo Celso e Di María hanno storie simili. Più precoce l'attuale campione del Psg, che venne preso dal Central a soli 6 anni per 26 palloni da un club di quartiere che si chiamava El Torito e giocava con la maglia arancione nel ricordo dell'Olanda del '74. Ma anche più sofferta la storia del Fideo, che a lungo pensò di dover mollare il calcio per lavorare con il papà che aiutava a caricare e scaricare legna e carbone prima degli allenamenti: Di María, da giovanissimo, era sempre una seconda o addirittura una terza scelta nelle gerarchie dei suoi allenatori.

Lo Celso, invece, ha vissuto solo pochi mesi da riserva prima di prendersi il posto da titolare in campo. Prima di entrare nel cuore della gente del Gigante de Arroyito, lo stadio del Central, che sarebbe crollato d'entusiasmo nel Clásico contro il Newell's vinto, stravinto 2-0, se il tiro di Lo Celso da centrocampo a tempo scaduto fosse entrato anziché fermarsi sulla traversa.

È per questo che sulle tracce di Lo Celso, dopo gli interessamenti dei mesi scorsi da parte Atlético Madrid e Juventus, adesso c'è la Roma che ha formulato un'offerta di 7 milioni per questo ragazzo classe '96. Il Rosario Central l'ha rifiutata ma i giallorossi non intendono mollare la presa, anzi. Oggi in Argentina le due parti si incontreranno ancora e la Roma arriverà ad offrire 8 milioni, ed anche a forzare ulteriormente se le pretese del club argentino dovessero aumentare. A Sabatini questo centrocampista piace e se rimarrà ds giallorosso anche la prossima stagione farà in modo di portarlo a Trigoria.

Tutti incantati da un ragazzo che si lascia ammirare dal mondo con i suoi assist per Marco Ruben, lo stesso attaccante che poco più di dieci anni fa segnava all'Independiente di Agüero su assist del debuttante Ángel Di María...

Rosario Triolo

www.facebook.com/romanzosudamericano

@triolor



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