Ancora quattro gol per la Roma, dopo il poker rifilato al Villarreal. Turnover limitato per Spalletti che cambia quattro giocatori rispetto alla partita di giovedì ma il risultato non cambia. "C’era il rischio che dopo il Villareal, la Roma partisse viziata. Invece ha capito che davanti c’era un avversario da non sottovalutare. Gli abbiamo concesso qualche pallone di troppo. Attraverso la loro qualità si riescono a fare quei numeri per portare a casa il risultato, ma abbiamo anche disperso energie quando era più facile riposarsi e fare possesso palla" analizza l'allenatore a Sky Sport.
Un momento d'oro per la Roma che però dura da qualche mese, momento di svolta proprio la gara di andata: "Sono momenti migliori che durano da un po’ di tempo. Dopo la partita d’andata contro il Torino la squadra è cresciuta. Orasta bene, tutto il gruppo conterà in questo periodo intenso".
Un periodo frutto dei gol dei singoli, su tutti Dzeko e Nainggolan, ma soprattutto della mano di Spalletti. Il tecnico in scadenza di contratto evita però la risposta sul rinnovo: "Nessuno mi chiede di vincere lo scudetto? Noi la pressione ce la mettiamo da soli È semplice, o tu vinci o hai perso. Noi abbiamo già la pressione addosso se non si vince si va a casa. Se Francesco vuole rigiocare è giusto rinnovargli il contratto. Dopo due secondi posti si è detto che io dovevo andare via, sono arrivato quinto. Il rinnovo deve avvenire tutto normalmente, come si rinnovano i contratti ai giocatori. Se si reputano fondamentali gli si rinnova l’ingaggio".
