Luciano Spalletti alla vigilia della trasferta di Palermo ha parlato in conferenza stampa del momento difficile della Roma, che arriverà in Sicilia dopo tre sconfitte consecutive. E lo ha fatto con un paragone "motoristico": "Noi sappiamo quello che dobbiamo fare. Il nostro obiettivo è abbastanza chiaro, ma la forza che abbiamo ci permette di andare a vincere domani. Come si può uscire da questo momento? La strada è solo quella di vincere la prossima partita. Quando si perdono delle gare, la medicina assoluta è quella di tornare a vincere. Siamo finiti con una ruota nel fango e io sono l'unico responsabile perché sono io che ho il volante della macchina in mano. Quello che rimane fondamentale è avere i cavalli sotto il cofano per uscire dal fango e noi abbiamo la forza adatta per rimettere la macchina in carreggiata e riprendere il percorso iniziato".
L'allenatore della Roma ha voluto commentare anche le parole del presidente Pallotta: "Il presidente voleva motivare i giocatori e difenderli da questa situazione. Lui ha a cuore i suoi calciatori, magari mettendo un po' in discussione l'operato dell'allenatore. Ma per me non fa una piega, perché ho la responsabilità assoluta sulla squadra. Quello che dice di me non conta, so che devo fare. E vado dritto per la mia strada. Il mio futuro? Non è importante. È il solito discorso. Se vinco rimango, se non vinco non rimango. Io alla Juve? Non ho firmato nessun precontratto con nessuno".
Un capitolo a parte, lo merita la tenuta fisica della squadra nelle ultime partite. Un tasto che Spalletti non vuole addurre a giustificazione per le sconfitte: "Non siamo stanchi, anche se tutti continuano a dire il contrario. Siamo nella normalità, sono cose che possono succedere. Abbiamo avuto troppe partite ravvicinate. Una roba che è capitata solo a noi. Però andare a dire ai calciatori che sono stanchi, non va bene. Però che facciamo? Sto tutti a giorni a dire che siamo stanchi e quindi ci sta di perdere? Io non parlo così. La stanchezza di vince con la responsabilità e la fermezza delle idee. Certo già domani ci saranno 4-5 giocatori che non hanno giocato giovedì che scenderanno in campo. Dzeko? Potrebbe riposare, ma Totti partirà dalla panchina. Perché Perotti sta giocando meno? La squadra ha trovato un equilibrio quando non ha giocato e devo tenere conto di questo".