Panchina numero 400 in Serie A: domani Luciano Spalletti taglierà domani contro l'Atalanta questo prestigioso traguardo. La prima fu proprio contro la Roma, quando allenava l'Empoli. E quasi vent'anni dopo, l'allenatore toscano ha parlato nella conferenza di vigilia: "Abbiamo lavorato, percorso di crescita, ci sono delle cose che ancora non sono perfette, all'andata abbiamo sbagliato il secondo tempo e il finale di partita, non abbiamo sfruttato episodi mentre loro furono bravissimi. Partita che nasconde diverse insidie, ci sarà bisogno di una grande Roma, ma sono convintissimo che ci faremo trovare pronti L'assenza di Gomez? Per loro peserà molto, perché è un campione, un calciatore da grande squadra. Per noi se manca il Papu è un vantaggio, non lo nascondo. Posso dire che il Papu è stato uno dei calciatori che ho guardato con attenzione, anche quando ero allo Zenit. Mi piace e se ci fosse stata la possibilità l'avrei preso con me. Kessie è forte, se la Roma riuscirà a prenderlo si metterà in casa una possibilità di essere ancora più forte. Complimenti all'Atalanta, che sta valorizzando tuti questi calciatori. La Roma invece farà a meno di Emerson e ha il dubbio De Rossi: "Palmieri non sarà convocato, De Rossi si sta curando e dobbiamo vedere durante l'allenamento quello che riuscirà a fare, i suoi miglioramenti. Spero fortemente di averlo a disposizione perché è importante, faremo di tutto per recuperarlo."
L'obiettivo è vincere per restare in scia della Juventus, che martedì ha impressionato tutti: "La Juventus ha giocato una partita perfetta contro il Barcellona, per certi versi incredibile, ha concesso il minimo a una squadra che ha talenti e qualità offensiva come nessun'altra. E' venuta fuori la qualità dei campioni come Buffon in quelle poche occasioni concesse , ma hanno fatto vedere una gestione che poi è la stessa che permette loro di affrontare il campionato intero così. Si sono preparati la strada su tutto, hanno evidenziato una traccia da percorrere all'inizio e la stanno portando avanti nel migliore dei modi. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, nel confronto diretto hanno avuto la meglio, ma abbiamo fatto vedere che c'è un modo per stare a ruota a questo battistrada che è la Juve che non dà segni di flessione. Non si può sapere se il fatto di restare in Champions possa creargli dei problemi, perché ci sono le motivaioni, ci sono quei giocatori che sentendosi dentro due competizioni alimentano la speranza di essere usati. Mentre se hai meno partite qualcuno può diventare più scontento. Quindi è un discorso che si può valutare strada facendo.
Mentre a chi gli chiede del suo futuro, più volte da Spalletti legato a quello di una vittoria con la Roma, lui risponde: "Il mio contratto non è nell'uovo di Pasqua. Rimaniamo concentrati sul finire nel miglior modo possibile la nostra corsa, perché l'artitmetica ancora non ci condanna. Alla fine vedremo. Esiste un modo di essere coerente. Un percorso fatto in cui fai valutazioni e ti rendi conto delle cose, trai delle conclusioni, arrivi in fondo. Tenendo conto di tutto e senza tralasciare nulla. I contratti importanti sono altri, come quello di Daniele De Rossi. Giocatore di quelli che se non li hai devi andarli a cercare, per non avere rimpianti. Basta ricordarsi di Pirlo e di quando passò dal Milan alla Juve. Invece allenatori ce ne sono tanti, più bravi e giovani di me."