Dopo la vittoria ottenuta contro il Napoli, la Roma rincorre il secondo posto, utile per l’ingresso diretto alla Champions League. I punti di distacco tra le due squadre sono due, gap che la Roma proverà a recuperare in queste ultime tre partite che mancano alla fine del campionato. Lunedì alle 19 i giallorossi se la vedranno con il Genoa e, nella classica conferenza della vigilia, Spalletti riserva molti elogi alla squadra di Gasperini: “Tutti conoscono il lavoro di Gasperini e tutti sanno quanti vantaggi porta il suo lavoro ai calciatori e alla società. E’ una squadra battagliera e poi a Marassi riescono a tirare fuori il meglio. Sarà una partita difficile, ma noi siamo aggrappati a questa possibilità di successo e vogliamo rimanerci”.
Leicester e Atletico Madrid quest’anno sono gli esempi di come il calcio si possa fare anche senza spese folli e a volte scriteriate. Un distacco da quella “dittatura dei fatturati” di cui il calcio moderno sembra ormai schiavo: “E’ il bello di questo sport, sono successi che danno delle speranze importanti a tutti quelli che fanno questo lavoro. Poi al Leicester con Ranieri ci siamo particolarmente affezionati. Sono delle belle favole che confermano che con l’umiltà, lavoro e sacrificio si può arrivare dappertutto. E sono davvero contento”.
Secondo posto o no, la distanza dalla Juventus è ancora molto ampia. Spalletti sa bene che questo gap ancora esiste ma il percorso che lui ha iniziato da sei mesi ad oggi è quello di avvicinarsi sempre più alla mentalità e alla forza dei bianconeri: “La Juventus è una squadra migliorata anno dopo anno, inserendo ogni volta qualche campione, Noi dobbiamo trovare un nostro equilibrio. Perché in delle partite ci manca il sostegno del carattere o della forza, ma grazie alla qualità dei ragazzi riusciamo a sopperire. C’è sempre possibilità di migliorare ma siamo a buon punto”.
Ovvio il discorso su Totti e le sue presunte trattative per un rinnovo contrattuale, Spalletti prosegue sulla sua strada, quella di non intromettersi in un discorso tra lui e la società: “Il mio pensiero in questo momento non serve. Ho sempre ripetuto che è un discorso che riguarda Francesco e il presidente. Io faccio l’allenatore e lo allenerò e userò finchè lo avrò a disposizione”. Due giocatori un po’ ai margini della rosa sono Castan e Strootman, per due infortuni diversi ma allo stesso tempo gravi con tempi di recupero lunghi. Spalletti parla direttamente dell’olandese e spende belle parole per il brasiliano: “Strootman domani gioca titolare. Castan ha fatto vedere nell’ultimo periodo dei passi in avanti importantissimi. Io alla prima partita lo feci giocare, perché era fondamentale per lui ritrovare la situazione reale. L’ho voluto testare e non fu così pronto. Leo ha una forza interiore incredibile, per questo in questo finale di stagione potrà essere utilizzato.”
Con tre giornate alla fine si parla anche di mercato. Mercato calciatori e mercato dei dirigenti. Dopo le voci insistenti dell’addio di Sabatini, Spalletti fa una dichiarazione forte e conferma il DS anche per la prossima stagione: “Allo Zenit volevo partecipare alla scelta dei giocatori. Qui c’è Walter che è capacissimo a scegliere i giocatori. E vi dico che il mercato lo farà sempre Walter Sabatini anche il prossimo anno e sarà un punto di forza della Roma”. Infine l’allenatore giallorosso dedica un pensiero alla curva, che probabilmente nella prossima partita con il Chievo potrebbe tornare a popolare il settore, ormai vuoto da mesi: “Mi interessa far sapere ai miei calciatore che hanno fatto cose eccezionali. – conclude Spalletti - Abbiamo recuperato punti a tutte le nostre avversarie. Dateci la nostra curva e poi vediamo cosa riusciamo a fare”.
Marco Juric