Dimenticare il Porto. E’ questo il pensiero che Spalletti e tutta la Roma vogliono imporsi. Guardare avanti e far si che gli errori che hanno portato all’eliminazione dalla Champions non si ripetano. E Spalletti lo dice chiaramente nella conferenza stampa pre Cagliari: “E’ importante resistere alle sconfitte per avere altri obiettivi per altre vittorie. Ci porteremo dietro qualcosa, ma dobbiamo andare oltre. E’ stata una sconfitta importante che però ci ha insegnato molto. Ma non vedo una situazione da dover buttare tutto all’aria”.
Domenica ci sarà il Cagliari. Squadra rispettata e temuta da Spalletti, ma l'obiettivo per ripartire è solamente uno: "Rastelli ha messo su una squadra forte, prima di tutto perché la sa far giocare in più modi. Lo scorso anno ha vinto la B con un centrocampo a rombo, a Genova ha provato il 3-5-2. Solo un paio di numeri importanti del Genoa hanno permesso la loro sconfitta. Hanno giocatori forti e giocano un buon calcio, sarà una partita come le altre: da vincere, se ci riusciamo, sul campo, proponendo qualcosa di meglio".
Spalletti però nega di aver paura di una ripercussione psicologica sui calciatori: “I miei ragazzi vogliono andare avanti. - continua l'allenatore - Non hanno dimenticato il lavoro e l’impegno messo fino a qui. Meritano un’altra chance. La partita con il Porto è figlia degli episodi. Non si può fare una valutazione obiettiva di quello che è stato. Vogliamo superarlo questo momento e il loro comportamento ha evidenziato che è già messa alle spalle. Ma, ripeto, portandoci dietro gli insegnamenti”.
Spalletti torna poi a parlare di campo. Soprattutto per quel che riguarda Alisson e Szczesny, ammettendo possa diventare un tormentone: “Lo so che la questione del portiere diventrà un tormentone. Ma perché ho due portieri forti. Szczesny ha giocato perché conosco il suo valore e forse di Alisson dobbiamo ancora scoprire tutto. Però si devono abituare ad essere scelti di volta in volta”.
Infine l'allenatore della Roma spende una parola per De Rossi, protagonista in negativo della partita con il Porto: "Daniele sta bene. Lui è il primo ad essere dispiaciuto ed è stato il primo ad essersi preso le responsabilità. - conclude Spalletti - Probabilmente è dipeso dal fatto che ci si tenesse troppo a quella partita. Ma noi ci teniamo De Rossi come calciatore e ci teniamo il futuro di De Rossi come possibilità di risanare e rimettere a posto tutto".