Un Luciano Spalletti convinto, determinato in vista del ritorno del preliminare di Champions di domani sera contro il Porto. E che grinta in conferenza stampa: “Non è difficile parlare di questa partita: non è la partita di domani che aspetta noi, ma noi che vogliamo incontrare lei e che l’abbiamo desiderata per 8 mesi e che la desideravamo. Ci può dare le chiavi per salire sul palcoscenico più prezioso d’Europa”. Sulla partita di andata: “Non dobbiamo pensare al risultato dell’andata, ma i giocatori all’interno della partita dovranno fare più considerazioni e non devono fare troppi calcoli. All’andata abbiamo abbassato un po’ la qualità nel secondo tempo anche se la squadra in 10 ha conquistato palla alta tenendola lontano dalle insidie. Mi aspetto che domani le cose si possano fare anche nei momenti di difficoltà, come una vera squadra forte. La nostra parte sarà quella di far vedere che vogliamo vincere le partite difficili”.
Sulla probabile formazione: “Domani farò giocare la migliore formazione possibile e non sarò influenzato da niente se non da quelli che non ho a disposizione. Ho già tutto abbastanza chiaro. Non ci affideremo al destino, ma vogliamo determinarlo noi. Vogliamo vincere la partita fin da subito. I giocatori devono stare tranquilli: non c’è dubbio che stanotte dormiremo perché sono 8 mesi che prepariamo questa partita. A casa nostra domani dovremo fare da padroni”. Su cosa la Roma deve ancora migliorare: “Possiamo fare ancora meglio di ciò che abbiamo fatto vedere e migliorare nello scorrimento della palla, trovando anche un equilibrio livellato verso l’alto: c’è da migliorare la qualità, la gestione della palla e la velocità”. Sull’atteggiamento da tenere in campo: “Chi ha paura a gestire il timore poi ha paura anche a gestire il successo: chi è fatto così non può stare alla Roma. Non abbiamo timore: non fa per noi”.
Simpatico poi su Strootman, in risposta alla domanda sulla possibilità di vedere l’olandese alla terza partita consecutiva: “Beh, avevo intenzione di fargliene giocare 30… Ne mancano 27!”. Infine, su Pallotta: “Ho sentito Pallotta, lui è molto attivo col telefono. È felice di questa situazione e non vede l’ora di andarla a giocare. Dobbiamo portare più persone possibili allo stadio e dobbiamo far sì che ci sia sempre qualcuno in più, vogliamo renderli orgogliosi di noi”.