Sudore, fatica e tanta voglia di migliorare. E' iniziato così il ritiro di Pinzolo della Roma, dove i giallorossi stanno preparando la nuova stagione agli ordini di Eusebio Di Francesco. Tanto lavoro e notevole intensità negli allenamenti del nuovo allenatore, molto apprezzato da tutti i giocatori.
A sottolinearlo è Diego Perotti, intervenuto oggi in conferenza stampa: "L'allenatore mi chiede di accentrarsi spesso, prendere palla in mezzo e andare a supporto dell'attaccante. Sono convinto che con questi insegnamenti migliorerò molto, anche a livello di squadra. Le differenze con Spalletti? Io vedo molte similitudini, in particolare per quanto riguarda l'intensità degli allenamenti. Gli piace molto attaccare, lo facevamo anche con Spalletti, vedo un'intensità similare".
Per quanto riguarda Monchi, Perotti sottolinea: "Lo conosco da tanto tempi, a Siviglia il suo lavoro si è visto eccome. Mi fido di lui, sono sicuro che allestirà una squadra competitiva che possa lottare contro tutti sia in Champions che in campionato".
Analizzando la scorsa stagione dal punto di vista personale, Perotti ammette: "Inizialmente è andato tutto bene poi, dopo l'infortunio di Genova, l'allenatore ha cambiato modulo e ho faticato ad inserirmi. Vorrei sempre giocare titolare, ora è arrivato un nuovo allenatore e dobbiamo dimostrare di essere all'altezza. Il Mondiale? È una motivazione in più ma sono sei anni che non vado in Nazionale. Sarà difficile, anche se ogni volta che cambia un commissario tecnico si riaccende la speranza. Penso solo a fare bene con la Roma, perché solo così potrò avere più possibilità".
Infine, Perotti parla della possibilità di indossare la maglia numero 10: "Sarebbe straordinario dal momento che è un numero che ho sempre amato. Tuttavia, quella maglia sarà sempre di Francesco. Non so se qualcuno potrà mai indossarla, mi piacerebbe ma non lo chiederei mai. Mi sembrerebbe una mancanza di rispetto".
