"Spalletti? E' un uomo molto complicato, ma anche un genio, e un tipo molto creativo. Io non l'ho mai criticato, perché mi ha salvato il c...o l'anno scorso e quest'anno. Sapevamo da un po' di tempo che se ne sarebbe andato. Con chi lo sostituiremo? Stiamo parlando con un paio di ragazzi, c'è stata qualche complicazione ma entro una settimana pensiamo di dare l'annuncio", così il presidente della Roma, James Pallotta. Il numero uno giallorosso ha rilasciato un'intervista ad una radio di New York 'SiriusXM' durante la quale ha affrontato diversi temi, dalla questione allenatore, fino al futuro di Francesco Totti: "Se vuole ha contratto di sei anni per fare il dirigente con noi. Se fossi in lui ora me andrei al mare, poi pero', visto che ha questa grande reputazione io cercherei di trarne il massimo vantaggio. Lui puo' essere un ottimo 'ambasciatore' dei nostri brand e fare un sacco di soldi per se stesso con sponsor e pubblicità varie in tutto il mondo".
"Sono a Boston - ha proseguito Pallotta - e ieri ho visto Monchi e gli altri dirigenti e in questi cinque giorni ci occuperemo di tante cose, anche del mercato. Monchi? La prima volta l'ho incontrato 9 mesi fa a Londra, ci siamo piaciuti subito. Siamo fortunati che abbia scelto noi, aveva offerte piu' ricche della nostra e se ci ha scelto vuol dire che crede nel progetto". Spazio poi al mercato: "Salah va al Liverpool? Con queste domande mi sembrate dei giornalisti di Roma... Comunque per ora non c'è niente. Continuano a farci offerte per molti giocatori, e se dessimo retta a tutti partirebbero i tre quarti della nostra rosa. Ora vedremo cosa fare. Per migliorare ci servono 4 o 5 rinforzi di peso, perché faremo anche la Champions. In questa stagione ci hanno penalizzato gli infortuni, specie nel reparto difensivo. Quello di Florenzi ci e' costato almeno 4 punti. E poi non avevamo abbastanza profondita' in attacco: Dzeko ha segnato 39 gol ma se si fosse infortunato non so in che posizione saremmo finiti in campionato".
"Szczesny va via? A me ha detto che vorrebbe rimanere con noi - racconta Pallotta -. E dico di piu': sono rimasto sorpreso dal fatto che alcuni di quelli che pensavo volessero andarsene prima e dopo l'ultima partita (quella con il Genoa n.d.r) sono venuti a dirmi che vogliono restare. E' segno che abbiamo un bel gruppo, ci manca un po' di profondita' e Monchi ci aiutera'". Ma il futuro passa per i giovani: "Le nostre squadre giovanili sono tutte nei playoff - dice Pallotta - e hanno lavorato benissimo. E in America, dove abbiamo undici 'accademie' siamo di gran lunga i migliori e qui troveremo i migliori, con il passaporto, da far andare in Italia. In generale, i nostri giovani hanno talento e non accadrà più che vadano altrove, lo metteranno a disposizione della nostra squadra. Poi quando avremo lo stadio sara' tutta un'altra cosa". Cosa ha di più la Juventus? "Una tradizione e una proprietà consolidata - spiega Pallotta - "Io in un paio di anni ho dovuto imparare tante cose, a cominciare da come funziona in Italia il sistema bancario. Comunque se guardi bene come la Juve ha costruito il team, loro hanno grandi centrocampisti ma anche noi. Sono meglio di noi in attacco, ma in difesa la differenza e' che loro stanno insieme da tanto tempo. Sono come i Boston Celtics o i Golden State Warriors, giocatori che si conoscono bene perché da tanto tempo stanno insieme, e ogni anno inseriscono uno o due giocatori su una grande base: e' cio' che dovremo fare anche noi, senza piu' fare tante compravendite".
Sulla questione stadio invece Pallotta è irremovibile: "È necessario avere un nostro impianto di proprietà e sono ottimista, ci siamo incontrati tante volte con le autorità. Prossime notizie arriveranno nella metà di giugno. Ma se i lavori non inizieranno entro i prossimi due anni, la Roma avrà un nuovo proprietario" ha concluso il numero uno giallorosso.