Si erano dati appuntamento qualche settimana fa, prima dell’ultima sosta. “Spallettone, sei un grande” gli aveva detto José e lui aveva risposto: “Ti voglio bene”.
Avevano provato anche ad anticipare qualcosa sul risultato ma poi hanno continuato ad amoreggiare a distanza in queste settimane. “Il Napoli è forte e lui è bravissimo” dice il portoghese, “Mourinho è inarrivabile, non posso paragonarmi con lui” risponde il toscano.
Roma-Napoli si era giocata prima della gara così e hanno dato seguito in campo: all’ingresso delle due squadre, si cercano, si salutano, si abbracciano, Spalletti gli sussurra qualcosa all’orecchio e poi ridono prima di raggiungere le rispettive panchine. Era una partita anche di nervi quella dell’Olimpico, Spalletti l’ha vissuta da figliol prodigo che deve dimostrare qualcosa perché qualcuno a Roma proprio non lo vuole. Dopo gli anni vissuti quasi tutti da protagonista, la città lo accoglie con uno striscione: “Piccolo uomo rieccoti qua, degno rappresentante della tua nuova società” non proprio il miglior modo.
Spalleti fischiato, Mourinho espulso
I fischi copiosi arrivano all’inizio del match, ma poi l’attenzione si sposta sulla gara. Nel secondo tempo, la rabbia di Roma contro Spalletti torna: “Pezzo di m**, Spalletti pezzo di m**” con il solito motivetto. A cui però Spalletti risponde a distanza: alza la mano, quasi a ringraziare, ad aprire il cinque come cinque erano stati gli anni insieme, scatenando l’ira di tutto lo stadio.
Il toscano sa bene come far arrabbiare quella che una volta era la sua città. Una città che oggi pende dalle labbra di Mourinho: dopo il disastro in Conference League, il portoghese ne manda in tribuna cinque affidando la panchina a giovani e giovanissimi. Poi fa il protagonista: si becca subito un giallo per proteste, segue quasi in campo la gara, aizza il suo pubblico e cerca di dare una scossa ai suoi. Troppo veemente, però, visto che finisce anzitempo la gara: Massa non fischia un fallo su Abraham e Mourinho esplode, si lamenta e corre verso la panchina calciando via una bottiglietta che quasi colpisce un membro dello staff. Massa lo manda negli spogliatoi fino al fischio finale.
Da Special-One a Spallett-one: anche il toscano si fa espellere a partita finita per non farsi mancare nulla e raggiungere il collega. Legati nel bene e nel male, Roma-Napoli l’hanno vinta loro.