Big match all'Olimpico per la veninovesima giornata del campionato di Serie A, Roma e Napoli si sfidano con l'obiettivo di portare a casa tre punti importanti per la propria classifica. Per i giallorossi c'è la sconfitta di Ferrara da riscattare, mentre gli azzurri puntano a consolidare il secondo posto tenendo a debita distanza Inter e Milan.
Un match delicato e affascinante, che Ancelotti ha presentato così in conferenza stampa, partendo dall'assenza di Insigne (QUI i convocati): "Lorenzo ha fatto un'ecografia di controllo, non ci sono lesioni particolari ha avuto solo una contrattura agli adduttori. Il percorso di recupero è breve, tra 2-3 giorni sarà a posto, quindi non è a rischio con l’Arsenal. C’è Gaetano che si allena frequentemente con noi, i ragazzi ci aiutano nello sviluppo degli allenamenti e sono quasi tutti molto interessanti".
Sulla partita con la Roma: "Mi aspetto una partita attenta e gagliarda, la pressione messa su di loro porterà ad avere giocatori molto motivati e concentrati. Non possiamo pensare a Londra, sarebbe da folli e superficiali. Non penso che siamo in emergenza, c’è qualche acciaccato e Zielinski è squalificato, ma la squadra al rientro l’ho trovata molto bene. Fabiàn Ruiz ha recuperato completamente dopo la settimana di febbre. Sta proprio bene, non ha davvero nessun problema. Domani faremo una bella partita, contro un’ottima squadra, sappiamo quanto sia importante per la classifica. Io affronto le partite per trovare punti e autostima, la motivazione generale è molto importante e cerchiamo di utilizzare tutti. Younes? e' molto in crescita, ha evidenziato qualche lacuna fisica nei 90’, ma ha ampi margini di miglioramento. È utilizzabile ma non so ancora se posso metterlo dal primo minuto. Per quanto riguarda Verdi, è un giocatore che ha avuto dei problemi, secondo me e secondo lui non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità. Ci sono ovviamente delle attenuanti, ma ora sta bene e si riparte: è un periodo molto importante per noi e siamo tutti motivati".
L'allenatore di Reggiolo ha poi parlato dell'emozione che avvertirà nel tornare nella Capitale: "Roma ha rappresentato qualcosa di importante nella mia carriera, non di allenatore. Ero molto giovane e mi ha lasciato un segno indelebile, mi sono trovato benissimo. Vincere all'Olimpico sarebbe un bel colpo per la nostra autostima. L’unica cosa che non si può controllare è il risultato, invece la prestazione sì e io me ne aspetto una di grande livello".
Su Nazionale e mercato: "Si tratta di una squadra interessante, bisogna avere il coraggio di utilizzare i giovani e costruire un progetto e Mancini lo sta facendo. Le voci di mercato le leggono tutti, e rimane tutto lì. Credo che sia la cosa meno importante ora e lo dico anche per come vedo i giocatori, non ha senso perdere energie adesso in questo modo. Si dice che io chiamo giocatori a destra e a sinistra, ma l’ultimo giocatore che ho chiamato è un ex, Xabi Alonso. Cena con lui? Non sono potuto andare per un problema, ma ci ho mandato Callejon così magari ha imparato qualcosa da centrocampista centrale. Allan e Koulibaly? Sono giocatori del Napoli e lo rimarranno, se mi vedrete incatenato a Castel Volturno saprete il motivo (ride). Mertens è tra i giocatori promossi, perché sta facendo molto bene sia dal punto di vista tecnico che comportamentale, ha forte personalità e un carattere positivo, quindi se penso al futuro lo penso con Mertens".