“Sicuramente nella partita contro la Lazio abbiamo sbagliato troppo, ma alla fine la Roma è sempre la Roma. Purtroppo il derby lo sapevamo che è sempre stata una partita a sé ed infatti è stata decisa da episodi. A Milano siamo stati più bravi, più compatti, siamo stati precisi a difendere tutti insieme, e poi abbiamo colpito su azioni veloci. Per me la Roma è quella di Milano”. Parola di Radja Nainggolan che ha parlato al Match Program della Roma e inevitabilmente si è proiettato anche alla sfida di domenica sera, all'Olimpico contro la Juventus: “Sì contro i bianconeri è sempre una partita bella, difficile, giochi contro quella che è forse la squadra migliore d’Europa al momento. La gente non se ne accorge che la Roma è seconda dietro la Juve e quindi siamo una squadra importante. Sarà una gara difficile, loro sono vicini allo scudetto, e noi per mantenere il secondo posto dobbiamo vincere. Spero che vada tutto bene. Vincere? Sarebbe una soddisfazione in più, significherebbe che abbiamo battuto una squadra forte. Noi dobbiamo guardare alla classifica e fare di tutto per fare risultato”.
E Nainggolan, chi teme di più della formazione di Allegri? “Su tutti direi Higuain che è in grado, in un momento difficile, di fare gol, come ha dimostrato anche contro di noi. Se devo sceglierne uno, scelgo lui”. Niente sfida con Edin Dzeko però, costretto a saltare questo appuntamento di campionato per infortunio: “Quest’anno non abbiamo mai fatto a meno di lui. Sarà una assenza pesante per tutto quello che ha fatto quest’anno, per i gol che ha segnato e per il peso che ci può dare davanti. Ma ci sono tanti altri giocatori pronti che non hanno bisogno di stimoli, chiunque giochi contro la Juve farà di tutto per fare bene”. Sulla panchina bianconera, Nainggolan ritroverà Massimiliano Allegri, allenatore che l'ha fatto esordire in Serie A con la maglia del Cagliari: “Per lui parlano i risultati, è arrivato alla seconda finale di Champions. Quando sono arrivato a Cagliari ha cercato di farmi integrare al massimo, anche se in alcune occasioni ho sbagliato per inesperienza. Faceva stare bene il gruppo, e anche a Cagliari sul campo ha fatto bene. Alla fine per gli allenatori parlano sempre i risultati”.
“La distanza dalla Juventus? Alla fine la dimostra la classifica - ha proseguito il centrocampista belga -. Da parte nostra c’è un po’ il rammarico per aver sbagliato alcune gare importanti, abbiamo dimostrato di essere una squadra forte nonostante alcuni errori, ma fa parte del calcio. Oggi il nostro obiettivo è arrivare secondi ed è quello che dobbiamo ottenere. Se c’è una partita che rigiocherei? Ce n’è più di una, penso a Cagliari che vincevi 2-0 ed è finita in pareggio. Poi a Empoli nonostante cinque o sei occasioni da gol alla fine abbiamo pareggiato 0-0. Questi sono stati i risultati più negativi del nostro cammino, sono punti importanti persi in partite che avevamo in mano noi. Abbiamo il rammarico di non aver portato a casa i tre punti”.
Spazio poi a qualche domanda più personale: "La mia stagione? È stata come tutte le altre, ho dato sempre il massimo per la squadra e cercherò di farlo sempre. Sicuramente sono molto soddisfatto di quello che ho ottenuto in fase realizzativa, ma sempre grazie ai miei compagni. Io cerco di dare il massimo per loro come loro fanno con me. Il gol più bello che ho segnato con la maglia giallorossa? Per me la bellezza del gol non è importante. I gol più pesanti sono stati quelli contro l’Udinese, contro il Milan, perché hanno significato tra punti. Quindi i gol che ti fanno vincere uno a zero e porti a casa i tre punti sono in più importanti”. Ma Nainggolan non ha mai segnato alla Juventus, con la maglia della Roma... “Sarebbe sempre una soddisfazione personale, ma per me l’importante è portare a casa la vittoria”.
Un'altra, magari per rimandare la festa scudetto dei bianconeri e tenere ancora aperto il campionato. Intanto in Serie A Nainggolan ha tagliato il traguardo delle 250 presenze: “Spero che ne arriveranno tante altre, ho cominciato a giocare un po’ tardi, non ero giovanissimo, spero di fare tante altre partite, perché mi diverto sempre. E spero di continuare a divertirmi fino a quando il mio corpo regge”. Ne è sicuro Nainggolan, ninja giallorosso. Belga, ma ormai anche un po' romano: “È normale, io sono uno che si affeziona alle piazze dove gioca, prima a Cagliari e oggi a Roma. La gente mi vuole bene e quindi significa che hai fatto qualche cosa di buono per loro. Vivere in questo modo per me è eccezionale, mi piace e sono felice di stare qui”.