“Forse sta andando anche meglio di quanto mi aspettassi”. Parola di Chris Smalling, il nuovo difensore della Roma che ci ha messo poco ad abituarsi alla realtà italiana. Dal Manchester United alla Serie A, fortemente voluto da Fonseca: “Abbiamo parlato per la prima volta al telefono, io ero ancora a Manchester e lui mi descriveva che tipo di difensore voleva – ha rivelato il difensore inglese al sito della Roma - come le mie caratteristiche lo riflettessero e del fatto che mi volesse nella sua squadra. Me lo ha fatto proprio sentire, e una volta finita la chiamata, mi sono detto: ‘Facciamolo’.
È iniziato tutto così, ora Smalling è già un punto fermo della retroguardia giallorossa: “Credo che sia stato facile inserirmi nel gioco al fianco di Fazio e Mancini. In allenamento cambiamo e dividiamo spesso gli accoppiamenti per migliorare l’affiatamento e affrontare scenari diversi tra loro. La pausa per le nazionali ci dà veramente modo di lavorare sulla linea difensiva da mettere in campo, mantenere la posizione, andare in supporto, scambi e tutto il resto. Spesso, quando si gioca ogni tre giorni, è difficile potersi allenare seriamente, ecco perché la pausa per le nazionali ci permette di lavorare a fondo, specialmente per chi non c’era durante la preparazione. Spero quindi di poter giocare bene al fianco di chiunque”.
L’esordio in Serie A non è stato dei più semplici: di fronte si è trovato Zapata, uno dei migliori attaccanti del campionato: “Sì, abbiamo preparato quella partita e mi aspettavo che Zapata partisse titolare perché è uno dei calciatori più pericolosi dell’Atalanta. Ogni squadra comunque ha tante minacce, è come in Inghilterra, non esistono partite facili, sono le piccole cose a fare la differenza”. Anche se per i difensori la Serie A è più complicata: “Per quanto riguarda le partite, guardando molto di più la Serie A da quando sono arrivato e studiando le avversarie, credo che rispetto all’Inghilterra qui siano molte di più le squadre che giocano con due punte, il che causa molti più problemi. In Inghilterra spesso si ha a che fare con una sola punta avversaria, quindi l’altro centrale ti può coprire mentre qui spesso ci troviamo in situazioni di due contro due. Capita anche di salire molto più spesso da dietro. Sono tutte sfide nuove per me, ma mi piacciono, anche perché amo i contrasti e gli sprint con le punte, mi ci trovo bene”, ha concluso Smalling.