Mettersi alle spalle la sconfitta con il Tottenham e ripartire dal campionato: è questo l’obiettivo dell’Inter, che affronterà una Roma ferita e per questo pericolosa, come ha analizzato Spalletti in conferenza stampa: “Queste sono squadre che possono vincere qualsiasi partita. Ci aspetta una gara difficilissima, anche perché la classifica non descrive al meglio il loro gioco e il loro passato. Nella passata stagione è arrivata terza e in semifinale di Champions”.
Dopo il periodo in giallorosso per Spalletti il ritorno a Roma è sempre un momento speciale: “Queste sono partite che mi piacciono. Tornare dove ho allenato e ho legami con tantissime persone mi fa piacere. Andremo a giocare con tranquillità. Perisic? Sono parole normali. Per come lo conosco io penso che all'Inter ci sta molto bene. E' contento del suo ruolo e della partecipazione in questa squadra”.
Da Perisic a Lautaro Martinez, Spalletti spiega la situazione del ‘Toro’ dopo le esternazioni del padre sui social: “Io di quella famiglia conosco solo Lautaro, quindi parlo con lui. La cosa importante è che lui si renda contro che suo padre in questo modo, tentando di attaccare me, attacca l'Inter e crea problemi a Lautaro stesso, finendo per danneggiare la sua immagine e il suo rapporto con i compagni di squadra. C'è da fare una valutazione, per diventare un top player c'è da gestire te stesso e anche quelli che ti stanno intorno, perché se ti creano problemi poi è giusto che tu ti faccia sentire. E i grandi club europei stanno attenti a non avere situazioni particolari come questa da gestire. Il ragazzo comunque non ha bisogno di difese quindi è tutto a posto, non do tanto peso a queste cose, ma è chiaro che, in un gruppo, di queste cose bisogna parlarne”.
L’allenatore nerazzurro torna poi sulla sconfitta con il Tottenham: “Siamo rimasti in gara fino all'ultimo e abbiamo preso gol forse nel momento migliore, ma è chiaro che quando si affrontano campioni come quelli del Tottenham, può capitare che arrivi una sterzata improvvisa. Ma è tutto sotto controllo, la squadra è stata meglio in campo nella partita di ritorno che in quella di andata, per continuità, equilibrio, scelta dei momenti per accelerare e per gestire. Ci sono pressioni, ma abbiamo ancora la possibilità di qualificarci in uno dei gironi più duri di Champions.
Nainggolan? Ha avuto quest'infortunio durante il ritiro, quindi vengono a crearsi delle complicazioni nel lavoro da fare. Poi ha avuto un paio di fastidi che possono sembrare ricadute, sono cose che succedono. Possono magari essere trattate con più tranquillità e si possono prendere tempistiche più comode per recuperare. Lui ha grandi potenzialità, è sereno ma dispiaciuto perché sa di non aver ancora dato il suo contributo ai compagni”.
Nella sfida di domani la Roma avrà molte assenze, ma Spalletti predica calma: “Una squadra come il Tottenham o la Roma, così come l'Inter, hanno a disposizione una rosa per cui è sbagliato parlare di queste cose. Poi se si vuole spostare l'attenzione su queste cose, va bene. Fino a 13 giocatori a disposizione, sono squadre che non hanno problemi, in grado di mettere in campo formazioni di livello per vincere tutte le partite. La Roma è una squadra di livello, i due-tre infortunati se li creano da soli questi club, in questo caso è una cosa normale fare uso degli altri. Capita di giocare partite con gli stessi calciatori, ma ne hanno a sufficienze e la partita è difficilissima. Loro non hanno una classifica che dà merito a quello che stanno dimostrando. Se siamo quelli che dobbiamo vincere questa partita, mi prendo questo complimento. Ma la Roma negli ultimi anni è arrivata seconda e terza, ha fatto il record di punti nella sua storia e ha fatto quasi una finale di Champions. Noi, invece, siamo arrivati 30 punti sotto. Ma se adesso si dice che dobbiamo vincere, ringrazio. Vuol dire che abbiamo fatto tanta strada.
Vrsaljko? Sta bene. è a disposizione. Con la Roma sfida decisiva? No, la Roma è una squadra forte. Noi dobbiamo avere chiaro il nostro obiettivo al di là del nome del nostro avversario. Non dobbiamo fare calcoli, perché se qualcuna dovesse uscire dal giro magari ce n'è un'altra che subentra.