“Dobbiamo porci delle domande con lo staff visto che sono tutti infortuni simili”. Nascondersi dietro ad un dito non ha più senso, ma più che porsi delle domande, Di Francesco e il suo staff dovrebbero dare delle risposte. Perchè dopo tre mesi dall’inizio della stagione sono già 18 gli infortuni muscolari nella Roma? E perchè, praticamente tutti ,coinvolgono due muscoli: polpaccio e flessore? Il conto è presto fatto: Olsen (flessore), quattro stop per Pastore (tre al polpaccio destro e uno al sinistro), due per Schick (inguine e flessore), due per Perotti (flessore e polpaccio), uno per Karsdorp (retto femorale), due per Lorenzo Pellegrini (quadricipite e flessore), uno per Kluivert (flessore), uno per Manolas, uno per Marcano e uno per Florenzi (flessore). Gli ultimi in ordine di tempo sono Dzeko ed El Shaarawy (flessore per entrambi) che rimarranno fuori almeno per 20 giorni. Si proverà a recuperarli per la sfida alla Juventus del 22 dicembre. Stesso discorso per Coric (45’ giocati in stagione), per lui infortunio al polpaccio. C’è ottimismo in vista dell’Inter invece per Pellegrini, in recupero dall’infortunio al flessore e oggi alle prese con le terapie.
Per De Rossi, assente dal primo tempo di Roma-Napoli del 28 ottobre, bisognerà aspettare ancora. Segnali positivi invece da Pastore e Perotti, da due giorni in gruppo. Possibile una loro convocazione contro l’Inter , difficile vederli dal 1’. Un’ecatombe che costringerà Di Francesco a schierare un attacco baby con Schick, Zaniolo (se Pellegrini non dovesse farcela), Kluivert e Under. Possibile un turno di riposo per il turco, con lo spostamento di Florenzi alto e Santon in difesa.