Uno dei due anticipi della 30esima giornata vedrà la Roma impegnata all’Olimpico contro l’Empoli. Martedì ci sarà il derby di ritorno con la Lazio, ma Luciano Spalletti pensa soltanto al match di campionato. Intervenuto in conferenza stampa, l'allenatore giallorosso si è concentrato solo sulla partita con gli uomini di Martusciello, evitando anche l'argomento Monchi: "Il derby cambierà in base al risultato di domani, sicuramente il miglior modo di prepararlo sarà vincere con l’Empoli. De Rossi? Ha questo problema alla schiena, bisogna valutarlo di volta in volta. Oggi cammina un po’ meglio però domani penso che sia difficile che sia a disposizione. Gli altri si son allenati bene e sono fiducioso anche se un po’ di fatica l’hanno fatta. Grenier ha avuto un problema al ginocchio la settimana precedente e lo abbiamo tenuto a riposo, oggi lo rivedrò meglio e prenderò in considerazione l’idea di farlo giocare. Totti? Può giocare molte partite, dipende dal tipo di partita, dal risultato e dal momento che attraverso. Lo considero dentro la squadra allo stesso livello di tutti gli altri. Faccio il mio lavoro e poi deciderò".
Sull'argomento Monchi, Spalletti non si sbottona: "Io non so niente, non ho parlato con la società in riferimento a Monchi. Il mio ds è Massara, bisogna avere rispetto per lui adesso perchè è una persona squisita. Capisce determinati momenti, disperdere le sue qualità non sarebbe ideale per la Roma. L'incontro con Pallotta? Abbiamo parlato di tante cose, gli ho detto di persona quello che dico sempre. Quello che mi ha detto lui, bisogna chiederlo a lui perché io non faccio la spia. L’organigramma della società non lo decido io, a me interessa la partita di domani. Niente deviazioni".
Domani la sfida con l'Empoli, vincere vorrebbe dire rosicchiare punti a Napoli e Juventus che si sfideranno domenica al San Paolo: "Io ho molti difetti ma ho una dote, non gufo nessuno e non guardo le cose tentando di metterci il malocchio addosso. Devo lavorare in maniera professionale, devo fare il mio fatto bene. Guarderò la partita attentamente e mi gusterò lo spettacolo. Se posso ci andrò di persona".
Sul suo futuro, infine, Spalletti ribadisce: "Io, se non vinco, non rimango. Vincere intendo un titolo".