Questione stadio all'ordine del giorno per Roma e Lazio. Il questore di Roma D’Angelo ha parlato dopo l’incontro svoltosi a Palazzo Gabrielli che ha avuto come tema trovare delle soluzioni per le barriere separatorie dello stadio Olimpico e le soluzioni per favorire il ritorno della gente allo stadio: ″L’incontro è andato molto bene, alla presenza di alcuni esponenti del CONI e del prefetto, che monitorerà la situazione e valuterà i comportamenti delle tifoserie. Si va verso la restituzione dello stadio alle famiglie, attraverso una serie di step che prevedono un aumento degli steward soprattutto in alcuni punti ed ad una migliore distribuzione delle forze di Polizia. Ci sarà poi un passaggio successivo, realizzato tramite un contatto tra i tifosi ed i supporters della squadra, individuati dalle società attraverso gli strumenti che riterrano più opportuni e che faranno da tramite con la società stessa per tutte le questioni legate al tifo organizzato, senza rivolgersi più alla Polizia″.
Sulla questione relativa alla presenza delle barriere nelle curve, D’Angelo ha affermato: ″Le barriere sono state messe perché nelle curve si era creata una situazione tale che era impossibile affrontare diversamente: fino a fine campionato non si toglierà nulla, in un futuro valuteremo anche uno stadio senza barriere a seconda degli effetti sortiti dal protocollo stilato con l’accordo delle società. Lo stadio è del cittadino e all’interno ci si comporta secondo le regole, noi vogliamo estirpare i violenti: non creiamo nessun danno perché non abbiamo vietato niente di nuovo. La curva è stata ridotta per ridurre il surplus di persone, in quanto si verificavano circa tremila scavalcamenti a partita: la cosa grave era che a seguito di ciò tutte le uscite di emergenza erano bloccate e chi si sentiva male non poteva uscire″. A cura di Marco Juric