Presente, passato, sogni, obiettivi e futuro. Ancora in giallorosso e ancora con gli scarpini ai piedi. “Non sto pensando al ritiro, ho ancora qualche anno buono. Mi sento ancora molto bene, quindi spero che questo momento continui il più a lungo possibile", parola di Edin Dzeko. L’attaccante bosniaco della Roma ha risposto alle domande dei tifosi nel corso di una live chat sul social network 'Reddit.
“Il mio gol preferito? Credo che quello in giallorosso al Chelsea allo Stamford Bridge sia stato probabilmente il più bello... ma il mio preferito è il mio primo gol per la nazionale della Bosnia, realizzato il giorno del mio debutto contro la Turchia. Fu un bel gol, un tiro al volo che finì all’angolino. Già giocare per la Nazionale del mio paese è stato un sogno che è diventato realtà, ma segnare un gol per me è stato incredibile”, le parole di Dzeko.
L’attaccante bosniaco risponde così a una domanda sui ‘best moment’ vissuti in ogni club in cui ha giocato: “Vincere il titolo con il Wolfsburg, il gol contro il QPR nell’ultima sfida di campionato quando ero al Man City e con la Roma… deve ancora venire! Ma ovviamente la notte di Champions contro il Barcellona è stata molto bella….Ho visto diverse domande sulla famosa vittoria sul QPR in Premier: onestamente, sì, la gente ricorda sempre il gol finale di Aguero ed è giusto così, ma è pur vero che senza il mio gol non sarebbe stato possibile vincere... alla fine quello che conta è che con entrambe le nostre reti il Man City ha vinto il campionato e quindi va bene così!”.
Dzeko esprime poi la sua opinione sul Var: “Penso che il VAR sia decisamente una buona cosa per il calcio, ma deve ancora essere migliorato. Noi giocatori in campo non sappiamo bene quando l'arbitro video può interrompere o rivedere qualcosa: quindi questa tecnologia è buona ma può ancora essere migliorata. Totti? E’ stato davvero un peccato non aver giocato insieme con lui prima nella sua carriera, perché so che avrei segnato davvero tanti gol grazie alla sua visione di gioco e alla sua abilità di passaggio, ma ho avuto la fortuna di giocare sempre al fianco di grandi attaccanti”.Per concludere una curiosità: “La miglior maglia che ho scambiato dopo una partita? Quella di Shevchenko del Milan quando giocavo per Wolfsburg: lui era il mio idolo quando ero un ragazzino”.