Dal Manchester City alla Roma, con la voglia di segnare tanti gol anche in Serie A: al momento, però, l’avventura giallorossa di Edin Dzeko non può considerarsi positiva. Il bosniaco comunque non ha perso l’entusiasmo e, rispondendo alle domande dei tifosi cinesi sul sito internet ufficale della Roma, ha parlato così: “Segnare è il mio lavoro, ma per me il dettaglio più importante è che la squadra vinca le partite e conquisti dei trofei. Il motivo per cui ho scelto la Roma? La seguivo da quando ci è venuto a giocare Pjanic. Miralem mi ha detto tante belle cose e soprattutto che questo club aveva tutte le carte in regole per vincere. E’ per questo che sono qui”.
Poi qualche battuta su alcuni compagni di squadra. “Rudiger è uno dei più simpatici, ma è anche quello che eviterei volentieri in allenamento. Spesso devo ricordargli di stare calmo - continua il numero 9 - Manolas, invece, parla tanto ed è sempre in mezzo alle situazioni che si creano. Qui c’è davvero un bel clima. I tifosi? Il benvenuto che ho ricevuto qui è una di quelle cose che ti capitano una sola volta nella vita: non dimenticherò mai quel giorno.” In Europa ci sono tanti grandi attaccanti, ma se Dzeko potesse sceglierne uno con cui giocare non avrebbe dubbi: “Se parliamo di numero 9, per il me il migliore al mondo è Ibrahimovic. Se potessi sceglierei lui”.
Infine un commento sulle differenze tra Serie A, Premier League e Bundesliga (gli altri due campionati affrontati dal bosniaco). “Posso dire che la Serie A è al primo posto per la fase difensiva e per la compattezza degli undici in campo. Se si confronta il modo che c’è di giocare qui con quello degli altri campionati - conclude Dzeko - quello italiano è sicuramente il migliore, anche se preferirei che le squadre fossero meno chiuse”.