Si chiude con una vittoria l’esperienza in Champions League della Roma di Eusebio Di Francesco, all’Olimpico i giallorossi vincono 4-2 ma non riescono a ribaltare la sconfitta dell’andata e a raggiungere la finale di Kiev. La squadra esce dal campo tra gli applausi dell’Olimpico e termina in questo modo il sogno dell’allenatore e dei suoi ragazzi.
Dopo il novantesimo lo stesso Di Francesco ha commentato la prestazione dei suoi ragazzi, sorvolando in parte sugli errori arbitrali: “Abbiamo fatto tanto e siamo cresciuti. Sono rammaricato, la squadra ci doveva credere di più, potevamo fare di più. Sono prima di tutto dispiaciuto, poi ai giocatori dico bravi perché reagire in questo modo e mettere alle corde il Liverpool non è da tutti. E’ stata quasi una partita perfetta”.
“Sarebbe importante ritornare protagonisti in Champions - ha aggiunto l’allenatore - ma prima conquistiamola in campionato. Possiamo competere in questa competizione, il nostro è stato un cammino non facile ma io non mi accontento. Chiedere il VAR alla Uefa? Questo spetta alla società. Noi dovevamo solo fare gol e non protestare con l’arbitro, abbiamo solo perso tempo facendo il loro gioco”.
Poi, su alcune scelte tattiche, Di Francesco ha aggiunto: “Schick è stato adattato in un ruolo, ma oggi bisogna dare merito anche agli avversari. Il Liverpool ha investito tanto, Mané oggi era in grande forma. Peccato per El Shaarawy che ha avuto i crampi, volevo tenerlo in campo fino alla fine. I particolari fanno la differenza, prendere due gol su calcio d’angolo hanno determinato. Dobbiamo migliore su tutti gli aspetti”.
“Errori dell’arbitro? Ribadisco ancora che non serve protestare, in campo potevamo ancora farcela. L’episodio era da espulsione e rigore, potevamo mettere alle corde il Liverpool. Peccato ma di ingenuità ne abbiamo commesse anche noi”, ha concluso l’allenatore.