“Fate pace”. La richiesta di Capitan De Rossi è chiara e diretta. Rivolta ai due litiganti: da una parte la Curva Sud, Dall’altra Aleksandar Kolarov. Mettere da parte le incomprensioni e ripartire insieme, già dalla sfida di domani sera contro il porto.
"Se si dovesse ricomporre questa piccola frattura io sarei la persona più contenta del mondo, perché mi sento in mezzo. Voglio bene ai tifosi della Roma che mi hanno sempre difeso e protetto e considero Alex un fratello. spero che domani sia il giorno giusto, sarei il più felice di tutti".
Provocazione o gesto riconciliatorio? L’inchino di Verona ha diviso ancora una volta, e De Rossi, dopo l’esposizione social della scorsa settimana, oggi, ha deciso di risolverla, a modo suo . collocandosi nel mezzo, volutamente e tendendo la mano ad entrambi gli schieramenti. Consigliando ma puntualizzando
"Quello che posso dire ai tifosi è che, visto che si sono sempre fidati di me, di continuare a fidarsi di me quando dico che è un grande professionista e uno che è attaccato a quello che sta facendo. Non sto dicendo che è romanista da quando è piccolo, sto dicendo che è uno che dà sempre quello che deve dare, non salta un allenamento, gioca in condizioni a volte difficili. Io preferisco quelli così da quelli che baciano la maglia, fanno dichiarazioni al miele nei confronti dei tifosi e poi al primo dolorino si fermano o, se il mister chiede di giocare in un altro ruolo, storcono la bocca. Kolarov è professionista come ne ho conosciuti pochi in vita mia, poi c’è sempre da ricordarsi che il tifoso va rispettato e anche assecondato quando mostra un po’ di insofferenza, perché poi i risultati rendono tutto l’ambiente un po’ più nervoso".
Nervosismo appunto, quello che proprio non servirà contro il Porto. E De Rossi ne sa qualcosa. Domani serve solo pensare solo al bene della Roma.
"Spero che domani sia il giorno giusto, sarei il più felice di tutti".