Dzeko: "Io nervoso? Non mi piace perdere. Penso solo a migliorare"
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Data: 06/11/2018 -

Dzeko: "Io nervoso? Non mi piace perdere. Penso solo a migliorare"

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Due gol nella gara d'andata e la voglia di ripetersi anche domani sera, a Mosca. Edin Dzeko vuole tornare a essere decisivo in Europa dopo il pareggio contro la Fiorentina in campionato; alla vigilia del match l'attaccante bosniaco ha presentato la partita e ha anticipato i temi della gara in conferenza stampa. Queste le sue parole: "

"La differenza di rendimento tra campionato e Champions? Difficile da spiegare perché in Champions League ultimamente dall’anno scorso abbiamo fatto molto bene. Quest’anno solo a Madrid non abbiamo fatto la nostra partita ma in generale siamo sempre presenti. Non lo so forse perché in Champions League ci sono poche partite e ogni partita devi andare con tutta la forza. In Serie A bisogna fare lo stesso, ogni tanto si pensa che le squadre con cui abbiamo perso punti, Chievo, Bologna, Spal, ci facciano vincere facile ma in Serie A non è così perché un campionato difficile, tattico e devi dare sempre il 100% per vincere le partite".

"Dopo l’anno scorso abbiamo visto tutti quanto è bello giocare in Champions, poi arrivare in semifinale è ancora più bello - ha aggiunto l'attaccante - la partita di domani, se vincessimo, significherebbe passare il turno e per questo è più importante. Si gioca 12 mesi per la Champions e poi arriva, tutti devono dare tutto. Non dico che arriviamo in semifinale, ma vogliamo fare il meglio possibile e provare a vincere più partite possibili. Il peso del gol per me? Devo farli, quando non li faccio sono il primo a non essere contento. Ultimamente segno più in Champions e meno in Serie A, devo migliorare perché ho sbagliato qualche occasione di troppo. Penso sempre a migliorare partita dopo partita, non guardo indietro".

Poi, Dzeko passa a parlare di Schick: "Io mi ricordo il mio primo anno, Patrik è anche più giovane. Abbiamo visto tutti alla Sampdoria che Patrik è capace di fare gol e giocare bene, prima di tutto deve iniziare da sé stesso. Deve dare di più in allenamento e in partita, noi vecchi dobbiamo aiutarlo. Non ha avuto neanche molta fortuna, con un gol può cambiare tanto".

E ancora, su alcuni atteggiamenti in campo: "Ero troppo buono e ora a volte mi vedete nervoso? Sono ancora buono, non ti preoccupare (ride, ndr)... Questa è la verità, è difficile cambiare velocemente. Avere più cattiveria in campo è diverso, nessuno ci pensa che non mi fa piacere perdere, divento nervoso per questo. Non è l’inizio di campionato che volevamo, neanche per me, ma non mi piace mai perdere. Ogni tanto come quando mi dice l'allenatore, quando perdo la testa perdo 10 minuti. Ma quando mi arrabbio mi fa anche bene, c’è un’altra forza che viene".

Infine, una battuta anche sull'avversario di domani: "Credo sia la sesta, ne ho giocate due col Wolfsburg, poi col City e adesso con la Roma. Penso che solo una volta ho perso, ero in questo stadio. Il CSKA ha cambiato molto, credo che l’unico rimasto sia il portiere. C’era la difesa con i due fratelli e Ignasevich, non ci sono più e sono giovani e capaci di vincere grandi partite come contro il Real. Dobbiamo dare il nostro meglio per prendere il risultato positivo".



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