Clima disteso in casa Roma dopo le due belle vittorie degli ultimi giorni contro Chelsea e Fiorentina. La squadra di Di Francesco, reduce da cinque successi consecutivi fra campionato e Champions, cercherà di preparare al meglio il Derby post sosta, ma nel frattempo si gode tutti gli aspetti positivi del momento. Fra questi, ovviamente, ci sono anche i due gol segnati da Gerson proprio al Franchi ai danni dei viola. Il centrocampista brasiliano, fra gli applausi e gli abbracci generali, ha preso la parola in occasione della cena organizzata dall' Unione Tifosi Romanisti (UTR) al Park Hotel Mancini: "Sono molto contento, perché ho sfruttato al massimo una possibilità che aspettavo da tanto tempo - Ha detto - So di non aver fatto bene l'anno scorso, ma quest'anno sono cambiato. Posso fare ancora meglio".
Presente all'evento anche Castan, che non ha ancora esordito nella nuova stagione: "Sì, ma sono molto felice - Ha esordito - sono stato molto sfortunato, però adesso mi sento bene. Sono arrivato qui a 28 anni, adesso ne ho 31 ma almeno non ho problemi fisici. Non mollo mai e la voglia di tornare protagonista di certo non manca. Io e Benatia? Eravamo una grande coppia. A De Sanctis non arrivava un pallone...". Poi anche uno sguardo alla stagione in corso: "La squadra sta crescendo, è arrivato un allenatore molto bravo ed è cambiato tanto. E' importante aver fatto tanti punti anche quando la squadra giocava male. Ora sta giocando bene e sono contento". Su Gerson, suo connazionale: "E’ un ragazzo giovane ma è già maturo. Sono contento per lui, il lavoro paga. Nessuno se lo aspettava, sono contento perché ha il cuore d’oro e merita tutto quello che gli sta succedendo.
Infine prende la parola anche De Sanctis, alla sua prima uscita da Team Manager: "Innanzitutto voglio dire che ci tenevo ad essere qui. Oggi siamo in 5: io, Marco, Sebino, Leandro e Gerson a rappresentare la società, perché Pallotta, Baldissoni, Gandini, Monchi, Di Francesco e tutti i ragazzi si stanno godendo due o tre giorni di meritato riposo. Vi ringraziamo per l’ospitalità, siete sempre generosi nella vostra manifestazione d’affetto e di questo ve ne siamo riconoscenti. Rappresentare la maglia della Roma è importante perché voi siete tanti, generosi ed attaccati a questi colori. Noi cerchiamo sempre di metterci il nostro impegno e questa prima parte di stagione ci ha premiato con i risultati. Il cammino è lungo, lo sappiamo. Sembra un luogo comune dire che tutti insieme, remando dalla stessa parte, si possono ottenere risultati, ma vi assicuro che è così". Chiusura finale sul suo passato da giocatore: "Prima era più semplice,perché dovevi pensare solo ad allenarti e a fare bene la domenica. Da dirigente ci sono tantissime cose da fare e soprattutto si entra a contatto con la vita reale"