‘Passa da sinistra’. Le indicazioni da principio sono chiare. E lì su quella fascia c’è Nicola Zalewski, il più giovane in campo tra i 22 titolari di Roma-Atalanta. Dalla Spes a La Spezia, fino all’Olimpico. Il classe 2002 ha chiuso il giro di ‘prime volte’. In campo dal 1’ in Liguria, titolare anche all’Olimpico, davanti ai quasi 45mila tifosi che sono tornati allo stadio. È scattato qualcosa da Roma-Verona, la gara recuperata e chiusa 2-2 dai baby. I gol allora li avevano segnati Volpato e Bove ma quella partita l’aveva cambiata anche l’ingresso in campo del polacco.
Gerarchie di fascia
Cambio al 46’, era entrato al posto di Vina. Tempo due partite e le gerarchie sembrano cambiate; oggi contro l’Atalanta è Vina che al 62’ ha sostituito Zalewski (out per infortunio). Nicola recupera, riparte, corre. Quando cade c'è sempre un filo di apprensione, come succede con i giocatori di cui è difficile fare a meno. Tiene testa ad Hateboer che nel primo tempo non può fare a meno di chiedere a Gasperini quando uscire, quando invece aspettare e quando alternarsi con Pessina che a fine gara a DAZN ha tagliato corto: "L'Atalanta ha fatto una partita discreta mentre la Roma ha fatto una grande partita". Ma Zalewski trova anche con facilità Abraham in profondità, valorizza quei movimenti che ormai per lui non sono più una novità.
Abraham oggi "vero centravanti"
Abraham "metteva paura agli avversari". Parola di Gianluca Mancini nel post gara a DAZN che sul compagno con la maglia numero 9 ha aggiunto: "E' un giocatore importante per noi, oggi ha giocato da vero centravanti". E di nuovo è stato decisivo per l'1-0. Come contro lo Spezia ma non dal dischetto. Tredici gol in campionato realizzati finora, l'inglese è a 2 reti dalla sua miglior stagione in Premier League. Era il 2019/2020, i gol 15 e la maglia quella del Chelsea. Contro l'Atalanta all'andata aveva trovato la prima doppietta in giallorosso, al ritorno un altro gol decisivo che allunga a 7 la striscia di partite in cui la Roma è rimasta imbattuta. Anche per questo la squadra di José Mourinho non poteva permettersi un passo falso contro la Dea. “Significava tanto per noi e per i tifosi, basta vedere come abbiamo festeggiato - il commento di Abraham a DAZN -. Cosa è cambiato dalla sconfitta contro la Juventus? Qualche mese fa avremmo preso gol negli ultimi minuti... Per questo club sto dando tutto, avevo attraversato un momento difficile nella mia carriera ma la Roma mi ha dato fiducia e io provo a ripagarla così”.
Zaniolo (ancora) assistman
Negli ultimi 6 punti conquistati dalla Roma c’è la firma di Abraham ma anche la penna di Nicolò Zaniolo. I due attaccanti quando si cercano e si trovano regalano concretezza. Quando non ci riescono ecco che dalla panchina arrivano le indicazioni su quando giocare sulla stessa linea o lanciarsi alternativamente in avanti. E gli assist stagionali in Serie A del numero 22 diventano quattro, mai così tanti realizzati da quando è alla Roma. Al massimo erano stati 3 in 27 presenze nella stagione 2018/2019. Assist alla Roma per continuare a provare la corsa al quarto posto. E se Mourinho ha scontato anche la sua seconda gara dal dietro le quinte, la Roma è tornata dietro la quinta. Quell’Atalanta con una gara in meno, sì, ma alla quale nelle ultime sette partite ha recuperato 9 punti. Dal 16 gennaio ad ora infatti i giallorossi hanno collezionato 15 punti, mentre la squadra di Gasperini appena 6. Un altro risultato utile conquistato in casa, dove la Roma in campionato ha perso soltanto contro Juventus, Inter e Milan e dove ritornerà tra due settimane per il derby.