Il Portogallo a San Siro, poi l'amichevole a Genk contro gli Stati Uniti. Dall'adrenalina agli esperimenti. Sullo sfondo la possibilità di arrivare primi nel proprio girone di Nations League: "Vogliamo continuare sulla strada intrapresa - ha spiegato Mancini in conferenza stampa - bisogna cercare di migliorare, in primis sul fare gol prima senza dover soffrire fino alla fine. Primo posto nel girone? Bisogna battere il Portogallo e poi sperare nella Polonia. Giochiamo con questa speranza, è sempre stato il nostro obiettivo arrivare primi. Ma non dipende solo da noi. Noi bisogna semplicemente essere quelli delle ultime due partite".
Non ci sarà Balotelli, alla seconda esclusione consecutiva: "Bocciato? No, nessuno lo è - ha continuato il ct - tutti possono essere chiamati in qualsiasi momento. Per quanto riguarda i giovani, Zaniolo ha bisogno di giocare. È giovane ma ha già esordito in A e in Champions. Poi ce ne sono altri che giocano poco e che chiamiamo proprio per conoscerli meglio. Uno di questi è Grifo, che ho voluto chiamare perché è un giocatore già convocato in Under 19 e 21. È un ala, può giocare a destra e a sinistra. Sensi, invece, gioca a buoni livelli da anni e ha caratteristiche simili agli altri centrocampisti. Tonali, infine, è stato uno dei migliori nell'Europeo Under 19".
Nella lista ci sarà Bernardeschi, recuperato dall'infortunio "E' disponibile. Abbiamo parlato in questi giorni. Non è stato rischiato in coppa dalla Juve, ma a San Siro era a disposizione. C'è qualcuno che può fare il suo tipo di gioco, altri con caratteristiche diverse. El Shaarawy out? Non deve sentirsi bocciato. Lo conosciamo da anni, adesso bisogna conoscere quelli con cui non abbiamo già lavorato".
Fuori anche Belotti: "Credo possa dare molto di più, come con il Torino due anni fa. C'è la speranza che possa tornare su quei livelli". A San Siro, un anno fa, la Svezia ci eliminava dal Mondiale. Ora gli azzurri ci tornano per dare l'assalto al primo posto del girone: "Italia guarita? Non esageriamo - precisa Mancini - nel calcio ci sono sconfitte dolorose, alle quali bisogna reagire. So che sono stati venduti già 50mila biglietti per il Portogallo. Milano risponde sempre alla grande quando c'è la Nazionale. Speriamo di fare una grande partita per ripagare tutto l'affetto. Bisogna avvicinarsi a quelle nazionali del passato che hanno creato passione".
Poi il discorso scivola sul campionato: "Il Napoli continua a giocare bene. Il campionato è ancora lungo, anche se la Juve migliora sempre e si sta confermando come la più forte. Per chi ho votato per la Panchina D'oro? Allegri. Normale abbia vinto ancora lui, arriva sempre primo. Così come sarebbe giusto dare il Pallone d'Oro a Ronaldo, che ha vinto la Champions".
Mancini si esprime anche sulla situazione legata agli insulti, denunciata platealmente da Mou con il gesto allo Stadium e poi da Ancelotti, che ha proposto di interrompere le partite: "Sì, potrebbe essere un segnale. Purtroppo in Italia c'è questa cattiva abitudine. Accade sempre da noi, difficilmente all'estero. Mou? Non ha fatto niente di clamoroso, ci può stare un gesto del genere dopo 90' di adrenalina".
Chiosa su Higuain prima: "È un grande giocatore, i rigori si possono sbagliare. Ha chiesto scusa per lo sfogo, questo è l'importante" e su Ventura poi, che ha consegnato le sue dimissioni dopo appena quattro partite con il Chievo: "Mi dispiace, speravo che Ventura potesse riscattarsi. Quando si perde non è solo colpa dell'allenatore, speravo lo potesse dimostrare salvando il Chievo. Ma non conosco le dinamiche e quindi non mi esprimo"