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Data: 12/12/2016 -

River-Boca dal sapore opposto per Higuain e Tevez: uomini derby con la Juve nel destino

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Trascinatori di due popoli diversi con la Juve nel destino. Da Torino a Buenos Aires, un Superclasico sullo sfondo. L’Argentina. Higuain e Tevez, il Pipita e l’Apache. Passato e presente bianconero. Scuola River contro scuola Boca.

Entrambi a segno di una doppietta ieri, ma in due derby diversi. Perché se quella di Higuain contro il Toro ha fatto gioire anche Tevez, non si può certo dire che le due reti dell’Apache abbiano reso felice il Pipita. Anzi, unico neo di una giornata quasi perfetta. In cui è tornato a fare il fenomeno. Decisivo. Millonarios da sempre, Gonzalo. Eternamente grato al River: grazie ad una sua doppietta nel suo primo ed ultimo Superclasico nel 2006 gli si aprirono le porte del calcio europeo. Era appena diciottenne, chiamò il Real Madrid. Uomo derby, Higuain: a Buenos Aires due gol anche all’Argentinos Juniors ed uno al Velez; senza contare i 4 messi a segno ai tempi del Real contro l’Atletico.

Più controverso invece il rapporto di Tevez nelle stracittadine: per Carlitos quelle di ieri sono le prime due reti in 7 Superclasicos in campionato giocati in carriera - impossibile però dimenticare il gol in Copa Libertadores contro gli odiati cugini nel 2004 con tanto di ‘gallinita’ – mentre dei due gol in maglia Citizens contro lo United nell’andata di Carling Cup 2010 con tanto di querelle con Gary Neville, se ne parla ancora oggi. A Torino poi un solo gol nel derby in due anni in bianconero.

Ride, l'Apache. Entrambe le sue squadre hanno vinto ieri. E per non farsi mancare niente, due le reti contro il River: possibile ultimo regalo alla sua gente. Perché con tutta probabilità questo sarà stato l’ultimo Superclasico in carriera per l'Apache. Lui che, al contrario del Pipita, è Xeneize fino al midollo. E che proprio al Pipita ha fatto così un piccolo dispetto. Ma nessun rancore, anzi: nella mente di Higuain esiste solo la volontà di continuare a regalare gioie al mondo juventino, di cui Tevez farà sempre parte. Perché, seppur trascinatori di due popoli diversi in terra argentina, per entrambi la Juve occuperà sempre un ruolo primario. Idoli di fede opposta: un Superclasico a tinte bianconere.



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