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Data: 06/04/2017 -

I gol con il padre, il mancato passaggio al Latina e lo sbarco a Bucarest, la prima rete di Rivaldinho in Romania: "Papà mi ha visto in streaming dalla Florida"

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Stessi cognomi, paragoni ingombranti. E' la dura legge della vita dei figli d'arte, spesso schiacciati dai continui accostamenti scomodi con mamma e papà. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Così dice Spiderman, ma evidentemente le grandi responsabilità derivano anche da grandi padri. Lo sa bene Rivaldo Jr, alla costante ricerca di una maniera per spezzare le ragnatele che lo legano a Rivaldo, suo papà ed ex star del Barcellona e stella del Brasile delle tre "erre". Rivaldinho è nato nel 95', proprio negli anni in cui, Rivaldo comincia a farsi conoscere al mondo con la maglia del Palmeiras. Ed è proprio sul litorale di San Paolo, quello più festaiolo della regione, in cui nasce Rivaldo. Un bimbo diventato paulista subito, a differenza di papà, nato a Paulista, che, però, è un'altra città, distante "appena" 3000 km da San Paolo. Latitudini differenti, stesse prospettive, tra samba, sorrisi e - ovviamente - la bola. Una palla che hanno toccato insieme diverse volte Rivaldo e Rivaldinho. Quasi due anni fa, infatti, si sono tolti la soddisfazione di scrivere un record particolarissimo, facendo decisamente tutto in famiglia: Rivaldo sr è il presidente del Mogi Mirim, club della Serie B brasiliana, in una situazione di classifica piuttosto difficile: a 43 anni suonati, Rivaldo decide di rimettersi gli scarpini e di tornare in campo per dare una scossa alla squadra, nella quale c'è pure Rivaldo Jr. E' subito 3-1 al Macaé, con doppietta di Rivaldinho e con gol e assist di papà .

Si abbracciano, si scambiano i complimenti. Sembrano coetanei, ma in realtà sono semplicemente padre e figlio. Cartolina senza tempo dal Brasile che fa il giro del mondo in pochissimo tempo. E come una cartolina comincia a girovagare anche Rivaldinho, tra una squadra brasiliana e l'altra. In Italia ci pensano due club: in estate il Sudtirol in Lega Pro, poi il Latina lo scorso gennaio, sul gong della sessione invernale di mercato: dal Rivaldo in rossonero al Rivaldinho in neroazzurro. Una suggestione cromatica di mercato messa in piedi tra telefonate e messaggi su WhatsApp tra Rivaldo e il direttore generale neroazzurro, Fabrizio Lucchesi. Rivaldinho ha già le valigie pronte e il volo dal Brasile per l'Europa decolla, ma a sorpresa la destinazione diventa Bucarest e non Latina che vede sfumare l'operazione. Sono tre gli anni e mezzo di contratto con la Dinamo, impegnata nei playoff per vincere il titolo. E alla quarta partita - la prima da titolare - è arrivato il primo centro in Europa: gol di testa, non propriamente alla Rivaldo, nonostante il testone di papà. E nel post-partita la dedica va proprio a Rivaldo senior: "Gli devo tutto, voglio che sia orgoglioso di me". Un affetto enorme, praticamente ai limiti della pirateria: "Gli ho mandato un link prima della partita per seguirmi, spero l'abbia fatto". Fischio finale e post su Instagram di risposta di Rivaldo, che ha visto il match dagli Stati Uniti, nonostante in Florida fosse ora di pranzo.




E tra un boccone e lo sguardo all'Ipad è stata festa grande a casa Rivaldo. Il prossimo party sarà sicuramente il 29 aprile, quando Rivaldinho compirà 22 anni. Intanto il giorno prima ci sarà il derby con la Steaua, e il modo di festeggiare anche con Papà, Rivaldinho lo conosce già.



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