Nessuna partita può essere tranquilla per Gennaro Gattuso. Questione di grinta, carattere, cuore. Attaccamento alla sua squadra e ai suoi ragazzi. E allora al 23' del secondo tempo di Pisa-Pontedera ecco il siparietto che non ti aspetti: la sua squadra è sotto 0-1 (e così la Spal sarebbe già in B), Varela va giù e chiede un rigore. Negato, per l'ira di Gattuso che infuriato lascia il campo e per proteste prende il tunnel negli spogliatoi. "Un gesto forte", dice il dg Lucchesi. E l'allenatore in sala stampa poi commenta: "Non sono stato espulso, ma mi sono auto-espulso. Se lasci l'area tecnica poi non puoi rientrare... il regolamento dice così". Però la rabbia è tanta, come tanti per lui sono gli errori arbitrali contro il suo Pisa in stagione: "Era rigore tutta la vita, solo chi come me prende il cortisone per la vista poteva non darlo", sentenzia. E così è costretto a seguire gli ultimi minuti da fuori, soffrendo per un pareggio del Pisa che alla fine arriva. A fine gara anche un elogio ai suoi ragazzi, ed uno a se stesso: "Mi considero un antipersonaggio, non sono un calcolatore per certe cose ma non sono un folle. E per le espulsioni, a Pisa, ho abbassato la media. Quando sbaglio, chiedo scusa. Ma stavolta non ho sbagliato". Rimandata di poco la festa dello Spal: adesso la B diretta per i nerazzurri è quasi un miraggio, perché a Ferrara possono festeggiare con un punto in tre partite. E la testa, sotto la Torre, è già ai playoff.