Ricominciamo, Pippo
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 08/06/2016 -

Ricominciamo, Pippo

profile picture
profile picture

Chissà che rito avrà usato stavolta. Curiosità legittima, visto il soggetto. Forse avrà indossato il solito polsino bianco al braccio destro, lì da vent’anni. Ricordi. Bresaola e pasta in bianco? Possibile. Magari anche un po' di gelato, come la coppa strafogata "alle 3 di notte" post-Atene. Da solo. E la dieta? Chissenefrega. Ogni tanto si può fare, specie dopo una doppietta. O una firma sul contratto. Scaramanzie di una vita.

Guai a violarle, vero Pippo? Storie di bomber diventati allenatori. Cronache di sorsi alle bottigliette d’acqua, appuntamento fisso prima di entrare in campo. Venezia, nuovo inizio. Figlio di incroci e battibecchi: perché nel 2000, dopo una tripletta, Pippo venne accusato di egoismo per non aver passato il pallone a Del Piero. Il solito Inzaghi, cannibale d’area. Pillole di Juventus. Oggi Superpippo riparte dal Penzo e dalla scelta di Tacopina, neopromosso in C col suo Venezia. Proprio da quella Lega Pro in cui si formò tanti anni fa. L'anno di transizione è servito per capire, maturare.

Formentera, Courmayeur, qualche capatina al Mapei di Sassuolo. Infine Roma, in prima fila all’Olimpico per vedere le partite di Inzaghino, suo fratello. Aggiornamenti, tutto l’anno così. Ora riparte. E il rituale? Uno, sì. “Certe Notti” a palla nelle cuffie, come nel 2007. Quando “non si sentiva in forma” per il Liverpool. Il finale è storia, ne infilò “soltanto” due diventando “Babbo Natale”. Illuminaci, Pippo: si trattava di un altro rito dei tuoi? Scaramanzia, dal campo alla panca. Tattiche. Ora il Venezia, piazza ambiziosa ma tranquilla. In sintesi, l’ambiente giusto dove poter ripartire gradualmente. Dormire? Un lusso per pochi: "Mi sono dimenticato come si fa".

Riflettori, pochi. Libertà, tanta. Obiettivo? Dimostrare le sue qualità. Quelle che al Milan, purtroppo, sono state messe in secondo piano da risultati altalenanti e record negativi. Inesperto, già. Catapultato, forse, in una realtà ancora sconosciuta. Bell’esordio contro la Lazio, 3-1 e corsa in campo ad abbracciare tutti, come faceva da giocatore. Attentissimo poi. Già da piccolo, ai tempi degli Allievi del Piacenza, Pippo si fermava due ore in più a vedere gli allenamenti della Primavera. Conosceva tutti i giocatori, gli allenatori, anche i più scarsi: “Volevo sapere tutto, avrei potuto affrontarli”.

Meticoloso, maniacale, attento ai dettagli: “Non stacco mai la spina”. Stakhanov. Arrivava a Milanello la mattina e se ne andava via la sera, in silenzio. “Ormai vivo qui”. Consigli, dritte, tattica. Sempre col pallone tra i piedi, sempre. Con qualche scherzo di mezzo. Ogni tanto Balotelli gli faceva cascare il pallone dalle mani mentre lui spiegava gli esercizi. Buon umore, almeno agli inizi. Prima del buio. Sperando che al Venezia torni la luce: “Conosce già mezza Lega Pro – ha detto il ds Perinetti - è arrivato con una lista piena di nomi!”. E allora coraggio, Pippo. Ricomincia, Venezia ti aspetta. Pronta a sognare, insieme a te, Certe Notti davvero speciali.



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!