Quando lo scorso novembre si è infortunato alla caviglia, in tanti pensavano che la sua stagione in maglia viola fosse già finita. Con 12 presenze, 2 gol e un’espulsione che gli era costata 3 turni di squalifica. Grazie anche allo stop per il coronavirus, Franck Ribery è tornato in campo, giusto in tempo per aiutare la Fiorentina a raggiungere la salvezza. In questa ripresa, infatti, l’ex Bayern le ha giocate tutte da titolare ed è diventato un punto di riferimento in campo e nello spogliatoio, come dimostra la fascia di capitano indossata nel secondo tempo della sfida contro il Lecce.
Il lavori con i giovani
Una figura utile per far crescere i giovani, come si auspicavano al momento del suo arrivo i dirigenti viola. "Castrovilli è molto forte, sicuramente è stato utile per lui fare esperienza in Serie B. Ha grande umiltà, ma deve continuare a lavorare, solo così potrà togliersi le soddisfazioni che merita. Chiesa ha caratteristiche fisiche e tecniche straordinarie, può essere utile in più zone del campo a seconda delle esigenze. Per quanto riguarda il suo futuro vale lo stesso discorso fatto per Castrovilli. Federico è giovane e deve pensare solo a lavorare e crescere, le qualità ci sono e con il sacrifico potrà raggiungere i risultati che desidera”.
Alla Fiorentina però manca qualcosa per tornare a giocare in Europa. “Sarebbe bello regalare un trofeo anche ai tifosi viola. Penso che già in questa stagione avremmo potuto fare un po’ di più. È evidente che al momento non siamo a livello delle big, ma con due o tre grandi calciatori e la crescita dei nostri giovani credo che potremmo toglierci delle belle soddisfazioni molto presto”. Uno di questi big potrebbe essere Mandzukic. “Mario è un grande campione. Bisogna vedere cosa vuole per se stesso in questa fase della sua carriera”.
L’intervista completa su La Gazzetta dello Sport in edicola oggi.