Trentacinque milioni di euro, che raddoppieranno con i bonus: tanto vale Renato Sanches. Eppure non tutti lo conoscevano fino alla scorsa estate, quando l'ex stellina del Benfica è diventato "grande", vincendo l'Europeo in Francia e firmando un assegno milionario con il Bayern Monaco. Ieri il giovane portoghese è stato premiato con il Golden Boy, premio assegnato da Tuttosport al miglior Under 21 europeo.
"Il Bayern è una squadra fortissima" - si legge nelle pagine di Tuttosport - "Abbiamo tutto per vincere la Champions League oltre che il campionato. Vidal? Un giocatore pazzesco, uno che non molla mai... Mi parla spesso della Juventus e mi spiega che è molto simile al Bayern: anche lì si lavora sempre e solo per vincere. Non so se li sfideremo in Champions, ma noi non temiamo nessuno. So che l'anno scorso con i bianconeri è stata una grande battaglia, ma noi abbiamo sempre fiducia. Ancelotti? E' una persona splendida, di grande umanità. Parla con i giocatori, accetta e cerca il dialogo. E poi insegna calcio perché è stato anche un grande calciatore che ha vinto tutto: sa quello che vuol dire e sa cosa serve fare".
Dediche speciali per la vittoria del "Golden Boy": "Ringrazio tutti i miei allenatori. Da quelli delle giovanili al ct Fernando Santos fino a Carlo Ancelotti: senza di loro, adesso, non sarei qui. Sono il primo portoghese a vincere questo premio? Eh, forse solo perché Cristiano Ronaldo era già troppo anziano, ma lui ha vinto tanto, tutto sia a livello di squadra sia a livello individuale. Non posso nemmeno immaginare di paragonarmi a lui: devo solo pensare a lavorare duro per migliorarmi giorno dopo giorno".