Regolamentiamo – Le infrazioni punibili con il cartellino giallo
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Data: 28/02/2017 -

Regolamentiamo – Le infrazioni punibili con il cartellino giallo

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Regolamentiamo – Le infrazioni punibili con il cartellino giallo
Regolamentiamo – Le infrazioni punibili con il cartellino giallo

Continuiamo il nostro percorso alla scoperta del regolamento del gioco del calcio e affrontiamo uno degli avvenimenti apparentemente non molto difficili da gestire perché il suo verificarsi non comporta gravi conseguenze immediate per il destinatario della notifica del cartellino giallo, ammonizione, che continua a giocare la gara. Il provvedimento rappresenta un serio avvertimento per il giocatore e dovrebbe generare in lui molta attenzione perché, al verificarsi di una qualsiasi infrazione che richiede la seconda estrazione del cartellino giallo questo, subito dopo, questa sarà seguita dall’estrazione del cartellino rosso per sanzionare la sua espulsione per cui dovrà lasciare il terreno di gioco, lasciando la sua compagine a continuare la gara con un uomo in meno.

L’esibizione del cartellino giallo, come vedremo in seguito, è codificata nel regolamento ma viene utilizzata dal direttore di gara per evidenziare che non è più disponibile a tollerare il verificarsi di alcuni situazioni nella prosecuzione della gara. Si dice che l’arbitro tiri una linea per delimitare la soglia oltre la quale non intende sopportare, nel prosieguo della gara, modi di fare o comportamenti fuori dalla normalità da parte dei calciatori verso gli avversari, gli arbitri o nelle situazioni di gioco. Questo è generalmente il caso in cui si giochi con eccessiva decisione provocando degli scontri che sono al limite del fallo oppure quando i giocatori rivolgono all’arbitro considerazioni ad alta voce, accompagnandole con gesticolazioni evidenti ed esagerate.

L’estrazione del cartellino giallo da parte del direttore di gara avviene quando un calciatore titolare deve essere ammonito. Le infrazioni possibili di ammonizione si verificano quando un calciatore:

• ritarda la ripresa del gioco:

• protesta con parole o gesti (nei confronti degli ufficiali di gara);

• entra, rientra o esce intenzionalmente dal terreno di gioco senza il preventivo consenso dell’arbitro;

• non rispetta la distanza prescritta quando il gioco viene ripreso con un calcio d’angolo, un calcio di punizione o una rimessa dalla linea laterale;

• infrange ripetutamente le Regole del Gioco (non è definito un numero specifico di infrazioni a partire dal quale deve essere comminata l’ammonizione);

• è colpevole di comportamento antisportivo.

Un calciatore di riserva o sostituito deve essere ammonito se:

• ritarda la ripresa del gioco.

• protesta con parole o gesti (nei confronti degli ufficiali di gara)

• entra o rientra sul terreno di gioco senza la preventiva autorizzazione dell’arbitro

• è colpevole di comportamento antisportivo

Per meglio definire alcune delle frasi elencate in precedenza che possono apparire generiche vediamo di essere più chiari.

Ammonizioni per comportamento antisportivo

Con questo termine si intendono differenti circostanze nelle quali un calciatore deve essere ammonito, per esempio quando tenta di ingannare l’arbitro, ad esempio fingendo un infortunio o di aver subito un fallo (simulazione); scambia il ruolo con il portiere con il pallone in gioco o senza l’autorizzazione dell’arbitro; commette in modo imprudente una delle infrazioni sanzionabili con un calcio di punizione diretto; commette un fallo o tocca intenzionalmente il pallone con le mani per interferire o interrompere una promettente azione d’attacco.

Tentare di ingannare un avversario, chiamandogli il pallone o mettendo in atto altri tipi di azioni aventi lo scopo di carpire la buona fede dell’avversario inducendolo all’errore o cercando di ricavarne un vantaggio.

Trattenere il pallone per impedire agli avversari di giocarlo, magari nascondendolo tra le gambe oppure prendendolo tra le mani a gioco fermo e portandolo lontano dal punto di ripresa del gioco oppure anche allontanandolo dal punto di ripresa del gioco, sia con i piedi che con le mani o altra parte del corpo.

Tocca intenzionalmente il pallone con la mano nel tentativo (indipendentemente che abbia successo o no) di segnare una rete o nel tentativo senza successo di evitare la segnatura di una rete; traccia dei segni non autorizzati sul terreno di gioco; gioca il pallone, mentre sta uscendo dal terreno di gioco dopo aver ricevuto l’autorizzazione dell’arbitro; mostra una mancanza di rispetto nei riguardi dello spirito del gioco; usa intenzionalmente un espediente per passare il pallone (anche da calcio di punizione) al proprio portiere con la testa, il torace, il ginocchio, ecc. con lo scopo di aggirare la Regola, indipendentemente dal fatto che il portiere tocchi o no il pallone con le mani; distrae verbalmente un avversario durante il gioco o una ripresa di gioco.

Rientrano in questa categoria di infrazioni anche i festeggiamenti in occasione di una rete. È risaputo che i calciatori possono festeggiare la segnatura di una rete, ma tale festeggiamento non deve essere eccessivo; per esempio i festeggiamenti con coreografie non devono essere incoraggiati e non devono causare eccessiva perdita di tempo. Uscire dal terreno di gioco per festeggiare una rete non è di per sé un’infrazione passibile di ammonizione, ma i calciatori devono ritornare sul terreno di gioco il più rapidamente possibile.

Un calciatore deve essere ammonito anche se si arrampica sulla rete o muro di recinzione; fa gesti in un modo provocatorio o derisorio; si copre la testa o il volto con una maschera o altro oggetto similare; si toglie la maglia o copre la testa con la maglia.

Anche se i calciatori che ritardano la ripresa di gioco devono essere ammoniti dagli arbitri, per esempio, facendo finta di eseguire una rimessa dalla linea laterale ma improvvisamente lasciando il pallone ad un compagno perché la esegua; ritardando l’uscita dal terreno di gioco al momento di essere sostituiti; ritardando eccessivamente l’esecuzione di una ripresa di gioco; calciando lontano il pallone o portandolo dopo che l’arbitro ha interrotto il gioco; eseguendo un calcio di punizione da una posizione errata con l’intento di indurre l’arbitro ad ordinarne la ripetizione.

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