Il Regolamento del gioco del calcio stabilisce che una gara si compone di due periodi di gioco di 45 minuti ciascuno. I calciatori hanno diritto ad un intervallo tra i due periodi di gioco, non superiore ai 15 minuti. In nessuna competizione ufficiale organizzata dalla FIGC è possibile per le squadre convenire una diversa durata dei due periodi di gioco, giacché non è previsto dai rispettivi regolamenti.
Ciascun periodo di gioco deve essere prolungato dall’arbitro per recuperare tutto il tempo perduto per: le sostituzioni, l’accertamento e/o l’uscita dal terreno di gioco dei calciatori infortunati, le manovre tendenti a perdere tempo, i provvedimenti disciplinari, le interruzioni (predisposte) per dissetarsi o per altre ragioni mediche, consentite dal regolamento della competizione, qualsiasi altra causa, compreso ogni significativo ritardo in occasione delle riprese di gioco (ad esempio, festeggiamenti per la segnatura di una rete).
Nelle gare ove presente il quarto ufficiale indica il recupero minimo deciso dall’arbitro al termine dell’ultimo minuto di ciascun periodo di gioco. Il recupero può essere aumentato dall’arbitro, ma non può essere ridotto. L’arbitro non deve compensare un errore di cronometraggio occorso nel primo periodo di gioco, aumentando o riducendo la durata del secondo periodo di gioco. Se un calcio di rigore deve essere eseguito o ripetuto, la durata del periodo di gioco deve essere prolungata fino a che l’esecuzione del calcio di rigore non venga completata.
Una gara sospesa definitivamente deve essere rigiocata, salvo che il regolamento della competizione o gli organizzatori della stessa prevedano altrimenti. Il regolamento è molto breve, ma lascia molti punti aperti che la nostra Federazione, avvalendosi del diritto riconosciutole, con le Decisioni Ufficiali della FIGC ha opportunamente chiarito.
Ritardo nella presentazione in campo delle squadre. Tempo d’attesa
Le squadre hanno l’obbligo di presentarsi in campo all’ora fissata per l’inizio dello svolgimento della gara. Nel caso di ritardo, fatte salve le sanzioni irrogabili dagli organi disciplinari ove il ritardo stesso sia ingiustificato, l’arbitro deve dare comunque inizio alla gara purché le squadre si presentino in campo in divisa da gioco entro un termine pari alla durata di un tempo della gara. È facoltà delle Leghe, del Settore Giovanile e Scolastico e dei Comitati ridurre tale termine.
Mancata partecipazione alla gara per causa di forza maggiore
Le squadre che non si presentano in campo nel termine di cui sopra, sono considerate rinunciatarie alla gara con le conseguenze previste dalle norme federali, salvo che non dimostrino la sussistenza di una causa di forza maggiore. La decisione della sussistenza della causa di forza maggiore compete al Giudice Sportivo in prima istanza e alla Commissione Disciplinare in seconda ed ultima istanza. La Federazione con norme particolari ha fissato la durata delle competizioni più importanti ci carattere giovanile.
La durata per le gare dei campionati “allievi” è fissata normalmente in due periodi di gioco di 40 minuti ciascuno. Gli eventuali tempi supplementari hanno la durata di 10 minuti.
La durata delle gare dei campionati della categoria “giovanissimi” è fissata normalmente in due periodi di gioco di 35 minuti ciascuno. Gli eventuali tempi supplementari hanno la durata di 10 minuti.
La durata delle gare dei campionati della categoria esordienti è fissata normalmente in due periodi di gioco di 25 minuti ciascuno. Nell’ipotesi di tempi supplementari, la durata di ciascuno di essi dovrà essere di 5 minuti.