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Data: 15/02/2016 -

Regolamentiamo – Da Cruijff a Messi….alcuni chiarimenti sul calcio di rigore

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Dal 5 dicembre 1982 al 14 febbraio 2016, da Cruijff a Messi il filo conduttore è sempre lo stesso: la genialità e l’originalità nel calciare un calcio di rigore. Quanto successo è previsto dal regolamento del gioca del calcio alla Regola 14 e nello specifico nella guida pratica che dice testualmente: “Il calciatore che esegue un calcio di rigore passa il pallone in avanti ad un compagno che segna una rete. Questo è permesso? Sì, purché la corretta procedura di esecuzione del calcio di rigore sia seguita”. Per corretta esecuzione, nella fattispecie, si intende che prima del momento della battuta il giocatore che poi riceve il pallone dal suo compagno non deve essere entrato all’interno dell’area di rigore. Ma, alla luce di quanto successo, facciamo insieme un carrellata storica e regolamentare sulla regola del calcio di rigore. Devono passare quasi trenta anni dall’originale stesura regolamentare prima che sia introdotto il calcio di rigore. Siamo, infatti, nel 1891 quando l’IFAB decide di disegnare le aree di rigore e di porta instituendo contestualmente il calcio di rigore che può essere calciato da qualsiasi punto del campo alla distanza di m. 11 dalla porta. Nel 1902 è stabilito che il calcio di rigore deve essere battuto da un punto preciso a 11 metri dalla porta e a ugual distanza dai due pali; nello stesso tempo si decide di allargare l’area di rigore che diventa simile a quella attuale. Nel 1929 si stabilisce che il portiere deve stare fermo sulla riga di porta prima della partenza della palla sui calci di rigore. Nel 1987 è normato che se un calcio di rigore è eseguito allo scadere di uno dei tempi, regolamentari o supplementari, la rete è accordata anche nel caso in cui il pallone, prima di entrare, colpisce il portiere, un palo, la traversa o qualsiasi combinazione di essi. Nel 1997 il portiere si può muovere rimanendo sulla linea di porta prima dell’esecuzione del calcio di rigore. Nel 2010 sono permesse le finte su calcio di rigore, a meno dell'unico caso in cui il calciatore non arresti la propria rincorsa per indurre il portiere a tuffarsi in una direzione per poi calciare nell'altra. La regola recita che un calcio di rigore è accordato contro la squadra che commette, all’interno della propria area di rigore e mentre il pallone è in gioco, una delle dieci infrazioni punibili con un calcio di punizione diretto. Fissa altresì che una rete può essere segnata direttamente su calcio di rigore e che una gara deve essere prolungata per consentire l’esecuzione del calcio di rigore accordato allo scadere di ciascuno dei tempi regolamentari o supplementari. La regola stabilisce anche la posizione del pallone e quella che devono assumere tutti i calciatori, compreso il portiere. Il pallone deve essere posto sul punto del calcio di rigore. Il calciatore incaricato di eseguire il calcio di rigore deve essere chiaramente identificato. Il portiere della squadra difendente deve restare sulla linea di porta, all’interno dei pali, facendo fronte a chi esegue il tiro fino a quando il pallone è stato calciato. Tutti i calciatori tranne l’incaricato del tiro devono disporsi all’interno del terreno di gioco; al di fuori dell’area di rigore; dietro il punto del calcio di rigore e ad almeno m. 9,15 dal punto del calcio di rigore. Solo dopo aver controllato queste disposizioni, l’arbitro emette il fischio per dare il segnale per l’esecuzione del calcio di rigore. Il calciatore incaricato di eseguire il calcio di rigore deve calciare il pallone in avanti; non può toccare di nuovo il pallone prima che lo stesso sia stato toccato da un altro calciatore e il pallone è considerato in gioco quando è calciato e si muove in avanti. Quando un calcio di rigore è eseguito durante il normale svolgimento del gioco, o si rende necessario prolungare il tempo al termine di un periodo di gioco per consentirne l’esecuzione o la ripetizione, la rete è accordata se, prima di varcare la linea di porta, tra i pali e sotto la traversa il pallone tocca uno o entrambi i pali e/o la traversa e/o il portiere. L’arbitro deve decidere quando il calcio di rigore ha prodotto il proprio effetto. Durante l’esecuzione del calcio di rigore possono verificarsi delle infrazioni che devono trovare adeguate sanzioni arbitrali. Le infrazioni possono avvenire per tutta una serie di motivi che il legislatore ha cercato di individuare per definirne le conseguenze. Se l’arbitro emette il fischio per l’esecuzione del calcio di rigore e, prima che il pallone sia in gioco: il calciatore incaricato di eseguire il calcio di rigore infrange le Regole del gioco, l’arbitro permette l’esecuzione del tiro. Se il pallone entra in porta, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto. Se il pallone non entra in porta, l’arbitro dovrà interrompere il gioco e la gara sarà ripresa con un calcio di punizione indiretto per la squadra difendente dal punto in cui è avvenuta l’infrazione. Se è il portiere a infrangere le Regole del gioco, l’arbitro permette l’esecuzione del tiro. Se il pallone entra in porta, la rete dovrà essere accordata. Se il pallone non entra in porta, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto. Se è un compagno del calciatore incaricato del tiro a infrangere le Regole del gioco, l’arbitro permette l’esecuzione del tiro. Se il pallone entra in porta, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto. Se il pallone non entra in porta, l’arbitro dovrà interrompere il gioco e la gara sarà ripresa con un calcio di punizione indiretto per la squadra difendente dal punto in cui è avvenuta l’infrazione. Se è un compagno del portiere a infrangere le Regole del gioco, l’arbitro permette l’esecuzione del tiro. Se il pallone entra in porta, la rete dovrà essere accordata. Se il pallone non entra in porta, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto. Se uno o più calciatori di entrambe le squadre, infrangono le Regole del gioco, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto.

Se dopo che il pallone è stato calciato l’esecutore del calcio di rigore tocca il pallone di nuovo (ma non con le mani), prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore, sarà accordato un calcio di punizione indiretto in favore della squadra avversaria nel punto in cui è stata commessa l’infrazione. Se l’esecutore del calcio di rigore tocca volontariamente il pallone con le mani prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore, sarà accordato un calcio di punizione diretto alla squadra avversaria nel punto in cui è stata commessa l’infrazione. Se il pallone entra in contatto con un corpo estraneo durante la sua traiettoria, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto.

Se il pallone, dopo essere stato respinto dal portiere o dai pali o dalla traversa, ricade sul terreno di gioco e viene quindi in contatto con un corpo estraneo, l’arbitro interrompe il gioco che sarà ripreso con una rimessa da parte dell’arbitro nel punto in cui si trovava il pallone al momento del contatto con il corpo estraneo, a meno che il gioco sia stato interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la propria rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di porta nel punto più vicino a quello in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.

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