Due punti di penalizzazione in classifica per la Reggina per il mancato versamento delle ritenute Irpef (marzo-ottobre 2021) e dei contributi INPS (luglio-ottobre 2021) riguardanti gli emolumenti dovuti ai propri tesserati.
È questa la decisione presa dal Tribunale Federale nei confronti del club calabrese, oltre a 45 giorni di inibizione per l’amministratore unico e legale rappresentante pro-tempore del club Luca Gallo. Reggina che, ricordiamo, era stata deferita nelle scorse settimane.
Questo quanto si legge nel sito della Figc: “Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica ha sanzionato la Reggina (Serie B) con 2 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva, disponendo 45 giorni di inibizione per l’amministratore unico e legale rappresentante pro-tempore del club Luca Gallo”.
Reggina, i motivi della penalizzazione in classifica
Nella nota vengono spiegati nel dettaglio i motivi che hanno portato alla penalizzazione in classifica per la Reggina: “La società era stata deferita per il mancato versamento, entro il termine del 16 febbraio 2022, delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati per il periodo marzo-ottobre 2021 e dei contributi INPS riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati per il periodo luglio-ottobre 2021 e comunque per non aver comunicato alla CO.VI.SO.C, entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi INPS sopra indicati”.
Serie B, cambia la classifica della Reggina
Cambia dunque la classifica del campionato di Serie B, con la Reggina – 12esima con 47 punti prima della decisione – che rimane sempre in 12esima posizione ma a quota 45 punti, gli stessi del Parma. Nell’ultimo turno di campionato, la formazione calabrese ha battuto 1-0 il Lecce al Granillo.