L'eroe che non ti aspetti. Banale forse, ma non in questo caso. Non quando il gol che serviva è arrivato da chi non te l'aspetti. Reggina-Monopoli si è chiusa sull'1-1 e la rete decisiva l'ha segnata Giuseppe Ungaro.
Alti e bassi in una stagione in cui è stato reintegrato in gruppo soltanto due settimane fa dopo essere stato messo fuori lista a gennaio. 'Sacrificato' dopo gli acquisti di Gallo durante il mercato invernale, prossimo alla cessione in più occasioni perché le pretendenti non mancavano. Ma lui non ha voluto lasciare Reggio. Si allenava comunque, nonostante non potesse giocare. E lo sapeva.
Quattro mesi dopo, un'altra chance. Alessio Viola, attaccante classe '90, si infortuna. Stop grave, tanto da portare alla risoluzione. E la Reggina reinserisce Ungaro in rosa, proprio perché aveva sempre continuato a lavorare, pur restando ai margini.
Come un lungo cammino. Inferno, Purgatorio e oggi il Paradiso. Entra al 70', dieci minuti più tardi segna il gol della qualificazione che vale il passaggio al secondo turno playoff contro il Catania. Firmato, Giuseppe Ungaro.