Dopo tre partite c'è già una certezza nel Palermo, che porta il nome di Fabio Lucioni. In poche settimane il difensore, proveniente dal Frosinone, è diventato un leader indiscusso della squadra di Corini.
Non solo con la grinta, ma anche con i gol. Già perché la prima rete stagionale in Serie B del Palermo porta la sua firma, il gol che ha sbloccato il match contro la Reggiana, poi concluso 3-1 con le reti di Segre e Soleri.
La telefonata di Corini
Grinta e leadership: aspettative che sono state presto confermate da Lucioni, convinto questa estate da una telefonata di Eugenio Corini. "Quando ho visto il suo numero di telefono avevo già intuito" ammise il difensore nella conferenza stampa di presentazione.
Un "conto in sospeso a livello morale", riferito alla stagione 2020-21 quando il Lecce di Corini e Lucioni crollò nelle ultime giornate di campionato, fallendo la promozione arrivata poi un anno dopo. Una ferita ancora aperta, una rivincita sportiva da prendere adesso con la maglia rosanero addosso.
Mentalità vincente
Lucioni sa come si vince la Serie B e l'ha fatto nelle ultime due stagioni con Lecce prima e Frosinone poi. Non è un caso, infatti, che nel giorno della presentazione abbia parlato di mentalità vincente da portare in squadra. Parole da leader trasformate in fatti, negli allenamenti e in partita. Già dall'esordio a Cagliari, quando il difensore è andato su tutte le furie per il gol subito al 122° minuto.
Comanda la difesa, si intende con i compagni ed è già diventato un idolo dei tifosi del Palermo. Impatto migliore non poteva esserci per lui che sogna la terza promozione consecutiva. Stavolta per chiudere un cerchio e chiudere un conto in sospeso.