Se in Spagna e in Europa le cose non sembrano andare per il meglio, nel mondo la storia è sempre la stessa: il Real Madrid ha vinto il Mondiale per Club ancora una volta, la terza consecutiva, impresa mai riuscita a nessuna squadra nella storia.
Tra Coppa Intercontinentale e Mondiale per Club non fa differenza, nessuno era mai stato Campione del Mondo per tre anni in fila; solamente Santos e San Paolo per il Sudamenca e Inter e Milan per l'Europa si erano spinte fino al bis. Merito di un cammino incredibile all'interno del controverso 2018 del Real Madrid: le sfide tutte difficilissime in Champions League contro Paris Saint Germain, Juventus, Bayern Monaco e Liverpool e i due turni decisamente più morbidi di Abu Dhabi, in cui prima è stata sventata la vendetta posticipata di due anni dei Kashima Antlers e poi l'impresa dell'Al Ain, capace di eliminare il River Plate ai rigori in semifinale.
Ultimo strascico dell'era Zidane dopo il colpo a vuoto di Tallin nella finale persa di Supercoppa Europea contro l'Atlético Madrid. Troppo più forti le Meregues in questo torneo, troppo ampio il divario per dare importanza alle difficoltà viste nell'ultimo mese di Liga e Champions. Segnano Modric, che consacra nel migliore dei modi l'anno che lo ha fatto entrare nella storia del calcio, un ritrovato Llorente, rigenerato da Solari, e Sergio Ramos, che mette ancora una volta la firma in una grande finale. 4-1 il punteggio finale, con anche un autogol in mezzo, oltre alla rete di Shiotaui troppo poco per l'AI Ain per scrivere la storia che almeno nel mondo rimane proprietà del Real Madrid.