Tempi duri per le big d’Europa, momenti ancora più complicati per gli allenatori che devono tirare fuori dai problemi le loro grandi squadre in difficoltà. Dalla Spagna, l’Inghilterra fino alla Germania; Real Madrid, Manchester United e Bayern Monaco. Problemi di gestione, di gol e di rendimento nell’inizio di stagione che sembra aver colpito alcuni dei club più grandi d’Europa.
Se prima della partita con il Borussia Moenchengladbach la parola ‘crisi’ in casa Bayern appena si sussurrava, dopo il 3-0 subito all’Allianz Arena viene gridata un po’ ovunque. La striscia delle partite senza vittoria si è allungata a quattro, i tre gol subiti in casa hanno aggravato la situazione di Niko Kovac - già alle prese con problemi di gestione dello spogliatoio e non soltanto. "Un Bayern è così brutto non si vedeva nemmeno i miei tempi" ha tuonato Lothar Matthaeus. Così l’ottimo inizio di stagione - con sette vittorie su sette partite - è stato cancellato velocemente, nella memoria solo le ultime quattro (brutte) partite e una situazione che ora si fa davvero difficile.
Non va meglio al Real Madrid, ancora a secco di gol da sette ore e (quindi) di punti e condannato alla sconfitta al 95’ sabato in casa dell’Alaves in quello che doveva essere il pomeriggio della svolta. Un attacco fantasma, la gestione del momento non ottimale e la mancanza di alcuni uomini chiave che ora più che mai si sta facendo sentire starebbero già facendo traballare la panchina di Lopetegui. L’allenatore spagnolo è stato “rassicurato” dalle parole di del capitano Sergio Ramos, ma la crisi è piuttosto grave e sotto gli occhi di tutti. Superato in classifica da Siviglia e Atletico Madrid, con il Barcellona che (per fortuna dei blancos) non è riuscito a staccarsi, al di là dei numeri le difficoltà interne del Real Madrid sono evidenti.
Bale si è fermato ancora così come Benzema, i due si sono uniti al ricco gruppo degli infortunati che sta penalizzando la squadra; i nuovi acquisti non stanno rendendo secondo le aspettative, l’addio di uomini carismatici e decisivi come Cristiano Ronaldo e Zidane si sta facendo sentire in maniera eccessiva. Benedetta sosta, deve aver pensato l’allenatore dei Blancos che in queste due settimane - seppur senza tanti giocatori convocati dalle proprie nazionali - dovrà cercare di rimettere in piedi un ambiente critico per natura e già depresso dopo poco più di un mese e mezzo lontano dalle aspettative.
Non se la passa troppo bene nemmeno Jardim al Monaco, protagonista di un inizio di stagione che ricorda quella della retrocessione. E se la vittoria in rimonta contro il Newcastle sembra aver momentaneamente allontanato le voci di esonero per quanto riguarda José Mourinho a Manchester, il suo United continua a non passarsela troppo bene. C’è la soddisfazione di aver ribaltato un altro pomeriggio storto (grazie all''inatteso' contributo di Pogba) con un secondo tempo che rimarrà nella memoria dei tifosi - e contro un nemico storico di Mou come Benítez. Ma il clima attorno allo Special One resta rovente e al ritorno dalla sosta ci sarà il doppio confronto con la Juventus in Champions League.
Mourinho deve trovare il giusto equilibrio che è mancato in questo inizio di stagione, con l’allenatore che porta avanti le sue teorie complottiste e di accerchiamento intorno alla sua figura. Ma a differenza dei due colleghi che se la stanno passando anche peggio, almeno nell’ultima partita i tre punti sono arrivati...