Psv Eindhoven, Manchester United, Lazio, Milan e Ajax sono alcune delle sue squadre, del suo passato. Ora, però, presente e futuro di Jaap Stam dicono Reading. Non più al centro della difesa, ma a bordo campo, in giacca e cravatta: da difensore a manager, il trentunesimo ex giocatore di Sir Alex Ferguson a diventare allenatore: "E pensare che io credevo non lo sarei mai diventato, poi la chiamata dello Zwolle. E sei anni dopo, eccomi qui, di nuovo in Inghilterra, stavolta al Reading", dice Stam al The Guardian.
In Premier League ha vinto, combattuto, lottato per il Manchester United, ora dovrà guidare, da primo manager non inglese della storia dei Royals, il Reading nella Championship, la seconda divisione inglese: "La gente non può aspettarsi di vedere il Reading promosso l'anno prossimo, sono retrocesse Aston Villa, Norwich e Newcastle, in più ci sono tante squadre forti: sarebbe un successo arrivare tra le prime dieci. E' importante per un club come noi puntare sui giovani dell'academy, non abbiamo la disponibiltà economica delle big della Chamoionship. Speriamo di far crescere tanti giovani di talento e di portarli in prima squadra".
Un pensiero poi sui suoi ex compagni che prima di lui hanno scelto di diventare allenatori. "Spesso si dice, riferito a qualcuno: 'Quello si vede già ora che farà l'allentore'. Per me non è così. Solo un mio ex compagno, Ole Gunnar Solskjaer, sapevo sarebbe diventato allenatore, per gli altri, invece, non ne ero sicuro. Non sempre chi parla tanto nello spogliatoio poi fa l'allenatore, è qualcosa che hai bisogno di sviluppare nel tempo. O comunque puoi avere la sensazione che farai il manager, ma poi non vuole che sia automatico diventare un buon manager".
Allo United dal 1998 al 2001 (con un treble conquistato), l'olandese ha poi parlato di Ferguson - "Non guardava i nomi, lui cercava qualità e faceva giocare chi sapeva gliela avrebbe garantita" - ma non solo. Anche dei due arrivi pesanti in casa Red Devils, Josè Mourinho e Zlatan Ibrahimovic: "Da Mourinho tutti si aspettano tanto, sta spendendo molto, la speranza dei tifosi è che tornino presto ad alzare trofei. Ibra? Ci siamo incrociati in Serie A, era eccitante giocare contro giocatori del genere, era una bella sfida per un difensore giocare contro attaccanti come lui. Lui è migliorato tanto, anche dal punto di vista dell'immagine".