Juventus-Lazio, finale di Coppa Italia. Da una parte la prima tappa del sogno "triplete", dall'alta la possibilità per Simone Inzaghi di vincere il primo trofeo in carriera. Chi ne ha vinti con entrambe le maglie è Fabrizio Ravanelli: scudetto, Champions, Coppa Italia e Coppa Uefa con i bianconeri, Coppa Italia e due Supercoppe, italiana ed europea con i biancocelesti. Ravanelli, attraverso le pagine del Qs, esprime una convinzione contradditoria:
"La finale con la Lazio è per la Juventus l’ostacolo più difficile verso il triplete, perché contro il Real Madrid i bianconeri vincono di sicuro. Mi spiego: la squadra di Inzaghi ha fatto una grande stagione, ha già raggiunto il risultato di qualificarsi per l’Europa perché ha un ottimo organico, in più giocherà senza troppe pressioni. Alla fine perdere con questa Juve ci può stare e la stagione biancoceleste resterebbe comunque eccellente. Il Real è una squadra dal valore tecnico inestimabile, ha un’esperienza e un palmarès internazionale che nessun altro club al mondo ha, ma la differenza stavolta la farà la Juve. Arriverà a Cardiff con una consapevolezza, una cattiveria agonistica e una voglia di vincere senza precedenti: giocheranno la partita della vita. E la vinceranno...".
Lazio seconda miglior squadra d'Italia: "Mi fa un po’ sorridere chi la considera una delle sorprese di questo campionato. La Lazio ha una rosa dalla qualità assoluta, ci sono giocatori che adoro: Keita, Milinkovic-Savic e Felipe Anderson. Sapete cosa vi dico: la Lazio in Italia è seconda soltanto alla Juve, perché a centrocampo ha altri giocatori fortissimi come Biglia e Parolo". Chi potrà essere decisivo domani sera? "Ci sono tanti giocatori di spessore che possono decidere la partita. Ma una finale spesso la decide chi non ti aspetti. Vincerà chi giocherà più da squadra. Keità? È l’attaccante più forte della Lazio: sinceramente non comprendo i motivi che spingono Simone a utilizzarlo così poco. Però il mio è un giudizio da esterno e non conosco le questioni societarie e di spogliatoio che stanno dietro a una scelta che, dal lato esclusivamente tecnico, considero inspiegabile".
Sulle critiche ad Allegri: "Credo sia giusto pensare all’obiettivo più importante del momento, la Coppa Italia, come del resto ha fatto anche la Lazio che a Firenze ha schierato alcune riserve. Massimiliano ha fatto benissimo a dosare le forze: io avrei rischiato un po’ meno con il Torino, dove la Juve poteva chiudere subito i conti. Ma con la Roma, a tre giorni dalla finale di domani, non poteva fare altrimenti. Crotone partita trappola? Non credo. Al di là di quanto di buono stanno facendo i calabresi, la Juve ha grandissimi campioni e senza più la preoccupazione della Coppa Italia, vorrà chiudere subito i conti".