Cagliari-Napoli, Il lunch match della sedicesima giornata è una partita speciale in Sardegna. Si affronteranno due squadre in salute, che se la giocheranno a viso aperto davanti a un Sant'Elia tutto esaurito. Match speciale anche per Massimo Rastelli, napoletano, che, almeno a parole, non vive in modo particolare questa vigilia:
"Ho cercato di isolarmi e giocando al Sant'Elia non sto sentendo particolari emozioni" - ha dichiarato nella conferenza stampa della vigilia l'allenatore rossoblù - "Al San Paolo sarebbe stato tutto diverso, conosco l'atmosfera di quello stadio. C'è grande attesa da parte dei tifosi e noi ne siamo consapevoli.Ci vorrà attenzione e concentrazione , ma anche un po' di leggerezza mentale e la classifica potrebbe aiutarci a giocare più sereni. Il Cagliari arriva da due risultati utili consecutivi e ha le qualità per mettere in difficoltà il Napoli. La partita di Champions non conta, gli azzurri hanno avuto 5 giorni per recuperare. Giochiamo contro una delle squadre più forti della serie A, che pratica un ottimo calcio. Dobbiamo dare l'anima per portare a casa il risultato: in casa possiamo giocarcela con tutte".
Probabile formazione. Farias è convocato, ma si deciderà all'ultimo: "Diego è nella lista dei convocati ma valuteremo ancora l'opportunità di un suo eventuale impiego. Ha avuto un affaticamento al polpaccio ed è chiaro che dopo quello che ha passato in questi mesi ogni piccolo fastidio lo preoccupi. Affrontare le gare con assenze pesanti è ormai una costante: ci ho fatto l'abitudine". Rastelli ha anche parlato del suo futuro: "Se il presidente mi offrisse un contrato a vita lo firmerei senza pensarci. Ambiente e città sono fantastici. Ho ricevuto alcune critiche, so che non posso piacere a tutti, ma nell'ultimo anno e mezzo abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati. Poi è chiaro, tutto è legato ai risultati".