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Data: 15/10/2018 -

Perinetti su Piatek: “Vive in una campana di vetro, un ragazzo sano e quadrato”

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L’unico modo per fermare Piatek è lasciarlo in panchina. Da inizio stagione, infatti, l’attaccante polacco non ha potuto segnare solo nella gara di ieri tra la sua nazionale e l’Italia - che ha visto dalla panchina per 90’ e con la Polonia che è poi retrocessa in Nations League dopo il ko firmato Biraghi. Con il Genoa, invece, i numeri di Krzysztof sono impressionati e, inevitabilmente, il suo inizio di stagione super ha attirato sul giocatore le attenzioni di tutte le big, in Italia e non solo.

Alla ripresa della sosta, dopo il cambio Ballardini-Juric, i rossoblù affronteranno la Juventus e a meno di sette giorni dalla sfida a parlare di Piatek è il direttore generale del Genoa Giorgio Perinetti - che sulle pagine di Tuttosport ha parlato così del suo gioiello arrivato in estate: “Piatek è un attaccante diverso da tutti quello che ho avuto, come stile mi ricorda le grandi punte degli anni 60-70: tanti gol e poche parole. Sono rimasto stupito dalla sua serenità soprattutto nell’ultimo periodo, dove più o meno tutti i giorni è al centro delle attenzioni mediatiche.

“Mi ha colpito la maturità. Sembra vivere all’interno di una campana di vetro. E’ un ragazzo sano e quadrato, non si fa distrarre da nulla. Vive per il prossimo gol. Una sorpresa? Non proprio. Già dalle prime partite in famiglia ci eravamo accorti che era un attaccante concreto. E’ partito alla grande ma siamo all’inizio, dopo la pausa c’è la Juventus, che sarà solo la prima tappa dura di un ciclo di ferro nel quale Piatek si misurerà con ostacoli ancora superiori. Siamo curiosi anche noi di verificarlo a un livello di difficoltà maggiore".

Quanto vale oggi un attaccante così? "Nel suo contratto non sono previsti bonus per i gol - continua Perinetti - però è normale premiare un giocatore quando fa bene. Vedremo, adesso sono discorsi prematuri. C'è il rischio che risenta del cambio di allenatore da Ballardini a Juric? Nessun rischio, parliamo di un ragazzo che ha il gol nel DNA. Tutte queste reti non sono casuali. Però va lasciato tranquillo, ha solo 23 anni e margini di crescita importanti. Non ha un solo colpo migliore di altri, ne ha tanti; è speciale. Ma diciamo che la sua migliore qualità è un 'non colpo': lo smarcamento, una dote innata: in area scompare e poi riappare in tempo per segnare. E’ così Kri... Sì, io lo chiamo così per comodità, non riesco a pronunciare il suo nome”.

Bayern Monaco e Borussia Dortmund? Negli ultimi tempi a Marassi abbiamo accreditato tanti osservatori e dirigenti di club tedeschi e spagnoli - conclude il dg concentrandosi sul mercato - in Italia tutte le big di Serie A hanno chiesto informazioni, ma come ha detto il presidente Preziosi fino a giugno Piatek se lo godranno i tifosi del Genoa. Noi il prezzo non lo facciamo, dobbiamo ancora misurare i margini di crescita di Piatek. Il prezzo lo faranno la consistenza delle varie offerte e la concorrenza".



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