E’ un Claudio Ranieri raggiante quello che si presenta davanti ai microfoni nel post partita di Manchester City-Leicester. La straordinaria vittoria in casa dei Citizens sembra uno di quei sogni dal quale non vorresti svegliarti mai. A differenza di tutta la stagione, però, l’allenatore italiano comincia a credere nel miracolo. I punti di vantaggio sulle inseguitrici iniziano ad essere tanti, +5 dal Tottenham e +6 proprio dal City: “All'inizio della stagione il nostro obiettivo era la salvezza. – ha ammesso Ranieri - Ora che l’obiettivo è stato raggiunto, possiamo divertirci fino alla fine del campionato. Quella di quest’anno è una Premier League pazzesca. Sto iniziando a credere nella vittoria? Perché no... Ci sono tante super squadre, ma noi ci proveremo fino alla fine. Voglio aspettare fino ad aprile prima di sbilanciarmi, perché le nostre ultime partite sono molto dure. Rispetto alle avversarie però abbiamo il vantaggio di non avere nessun tipo di pressione addosso".
Prima della partita, soprattutto sui social, giravano le quote dei bookmakers ad inizio stagione. Il Leicester era quotato per la vittoria finale 5000 a 1, mentre proprio Claudio Ranieri era considerato il primo allenatore a dover saltare. L'ex Juventus, Roma e Inter lo sa e non perde occasione per ricordarlo: “I bookmaker ora ci danno per favoriti. Ho sempre detto che non li considero, all'inizio della stagione dicevano anche che sarei stato il primo a perdere il posto...” Infine, dopo l’esaltazione e la rivincita personale, Ranieri torna sulla vittoria dell’Etihad, tornando a predicare calma: “"E' stato un match che ha richiesto un enorme sforzo fisico da parte nostra – ha concluso l'italiano -Ora i giocatori dovranno recuperare al meglio in vista della prossima partita con l'Arsenal. Dobbiamo solamente continuare così, ma so bene che non è facile. Il nostro DNA ci porta a correre come dei tori, a volte esageriamo e andiamo anche più veloce del pallone. Ma in questo momento la fiducia è massima, abbiamo la giusta concentrazione e giochiamo senza paura".