"Ragatzu al Cagliari? Merita la serie A, ma è una cosa più probabile per giugno". Tanto mercato nella conferenza stampa di inizio anno del presidente dell'Olbia Calcio Alessandro Marino. Diversi i giocatori interessanti nella rosa dei "bianchi", a partire proprio da Daniele Ragatzu, che continua a coltivare il sogno di tornare nel suo Cagliari. Stagione spettacolare per l'ex enfant prodige dei rossoblù: 12 gol e 7 assist in 20 partite nel girone A della Serie C. Olbia e Cagliari sono società molto vicine e quello di Ragatzu non è il solo nome che circola in questi giorni.
Marino prova a fare chiarezza: "Daniele è un attaccante che con questa categoria ha poco a che vedere. Dopo il brutto infortunio al perone qui a Olbia è tornato il giocatore che tutti conoscevamo. Ha 26 anni è cresciuto tanto caratterialmente, tecnicamente non si discute: meriterebbe la Serie A. Soltanto in presenza di di un'offerta irrinunciabile potremmo valutare una sua cessione e della volontà di Daniele di lasciarci: il mercato è imprevedibile. Oggi nessuna squadra di serie B avrebbe la forza economica per acquistarlo. Cagliari? Al momento nessuna richiesta né interessamento, ma se dovessero arrivare sarei il primo a saperlo: per gennaio ci sono stati soltanto interessamenti dalla serie B".
In uscita da Cagliari c'è Melchiorri, che rifiutò l'Olbia lo scorso 31 agosto quando l'affare sembrava già fatto: "Abbiamo provato a portarlo, qui avrebbe avuto la possibilità di giocare e riprendere la forma migliore per tonare in serie A pronto. Sarebbe stata la soluzione ideale per il Cagliari, per noi e per Federico: ha deciso di non seguire i consigli. Adesso se dovesse partire lo farebbe per andare in serie B perché in A non trova spazio e la serie C non è la sua categoria. Niccolò Giannetti? Non potrebbe mai andare in serie C: farebbe la differenza in qualsiasi squadra di serie B. Per quanto riguarda Ognuseye (ex Primavera Inter) sta crescendo molto bene. Su di lui c'è l'interesse di molte società estere e questo fa capire quale sia il suo valore".
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